Mozione di sfiducia Daniela Santanchè in Senato: respinta con 111 voti contrari, la reazione della ministra
Mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè: il voto al Senato in diretta
Poco prime delle ore 13 di mercoledì 26 luglio il Senato ha respinto la mozione di sfiducia avanzata dal M5S nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè, Troppo pochi i 67 voti favorevoli messi insieme dall’opposizione rispetto ai 111 contrari della maggioranza. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi non hanno partecipato al voto.
Il racconto della giornata
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Santanchè: "Oggi è una bellissima giornata"
“Una bellissima giornata”. È l’unica battuta che Daniela Santanchè, ministra del Turismo, concede ai cronisti che la circondano mentre lascia l’Aula del Senato dopo la bocciatura della mozione di sfiducia targata M5s nei suoi confronti.
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Caso Santanchè: Senato respinge sfiducia a ministra, 111 contrari
L’aula del Senato ha respinto la mozione di sfiducia individuale nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè presentata dal Movimento 5 Stelle. Hanno votato per la sfiducia 67 senatori, 111 i contrari, nessun astenuto.
Il gruppo di Azione-Italia Viva ha comunicato in Aula, durante le dichiarazioni di voto, l’intenzione di non partecipare.
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Terminata la discussione sulla mozione di sfiducia: al via la chiama nominale per il voto
Terminata nell’Aula del Senato la discussione sulla mozione di sfiducia individuale nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè presentata dal Movimento 5 Stelle. A Palazzo Madama inizia la chiama con appello nominale: ciascun senatore dovrà passare sotto il banco della presidenza per esprimere il proprio voto.
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Battibecco in Aula tra La Russa e il dem Verini
Battibecco al Senato tra il senatore dem Walter Verini e il presidente Ignazio La Russa. Il parlamentare Pd ha rimproverato a Daniela Santanchè di tenere “inchiodato il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, mentre la Sicilia brucia ad ascoltare questo dibattito”. Le rimprovera di non avere “senso delle istituzioni”. Partono gli applausi dai banchi di Pd e M5s, i toni si alzano. Il senatore Ettore Licheri del M5s si alza dal suo posto. “Licheri l’ho già richiamata all’ordine si accomodi“, è il rimprovero del presidente La Russa. Il presidente poi si rivolge a Verini: “Il riferimento a dove è il ministro non è corretto”. Pronta la risposta del dem: “Presidente lei è qui a presiedere non a fare esegesi del nostro pensiero. Non deve usare questa carica in modo discrezionale”. “Non faccio esegesi, – assicura La Russa – non l’ho interrotta difatti, ho interrotto l’interruzione. Proseguite con la stessa correttezza con la quale oggi, con qualche piccola eccezione, abbiamo svolto i nostri lavori”. “Da noi la esercitiamo la correttezza” controbatte Verini e riprende a parlare.
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La Russa richiama i senatori di Fdi e Pd
Richiami sia verso i banchi di Fdi sia verso quelli dell’opposizione, in particolare M5s e Pd, da parte del presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso delle dichiarazioni di voto alla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Nel corso dell’intervento di Alessandra Maiorino (M5s), il senatore Francesco Zaffini (Fdi) le ha rivolto un attacco personale, al quale il collega del Pd Filippo Sensi ha risposto con un invito al silenzio. Il presidente del Senato lo ha richiamato affermando di essere lui a presiedere l’Aula. Altre rimostranze sono avvenute nel corso dell’intervento di Massimiliano Romeo (Lega).
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Borghi(Az-Iv): "Responsabilità è in capo a Meloni"
“Una mozione di sfiducia individuale è l’occasione per una riflessione sullo strumento che ci accingiamo a utilizzare e sulla sua efficacia. Se compiamo una retrospettiva ci rendiamo conto che l’utilizzo di tali mozioni è andato crescendo con la sterilità e l’incapacità della politica. Man mano che la politica scompariva aumentava il ricorso a questo strumento. Giorgia Meloni ci deve dire fino a quando questa situazione è sostenibile all’interno di questa realtà governativa, è in capo al premier tutta la responsabilità politica e giuridica di questa situazione“. Così in Aula al Senato Enrico Borghi, capogruppo Az-Iv interviene in dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia al ministro Santanchè annunciando di non partecipare al voto .
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Romeo (Lega): "Opposizione rafforza Santachè e Meloni, operazione fantastica"
“Se fossimo stati all’opposizione avremmo pure noi sfruttato l’inchiesta per cercare di mettere in difficoltà il ministro e il Governo, ma non avremmo fatto l’errore politico di presentare una mozione di sfiducia individuale. Non è tanto una questione di compattare la maggioranza, che è compatta: con una mossa sola avete rafforzato il ministro, rafforzato paradossalmente la premier Meloni e diviso l’opposizione. Un’operazione politica fantastica, direi quasi una mezza disfatta anche visto il pathos che ci avete messo oggi…”. Così il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, intervenendo in aula durante la discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti dl ministro del Turismo Santanchè presentata dal M5S.
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Biancofiore: "La sfiducia è giustizialismo politico"
“Desidero rinnovare la fiducia politica e personale al ministro Santanchè, nella certezza che la mozione di sfiducia come è stata concepita è un atto di giustizialismo e di strumentalizzazione politica sfrenato che noi respingiamo con forza. Il Parlamento non può e non deve essere trasformato in un’aula giudiziaria utilizzando rivelazioni di organi di stampa di parte”. Lo ha detto in aula la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Noi moderati, Coraggio Italia, Udc, Maie, annunciando il voto contrario alla mozione di sfiducia al voto del Senato.
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Maiorini (M5S): "L'unico ministero che le si addice sarebbe quello della menzogna"
“Chi si candida si impegna a non operare in situazioni di conflitto di interesse e a dimettersi in caso di vicende giudiziarie o condotte incompatibili con il prestigio e l’integrità richieste per ricoprire l’incarico. È scritto nel codice etico di FdI, con queste parole vi siete presentati agli elettori, oggi tradite quanto scritto nel vostro codice etico“. Alessandra Maiorino, vice capogurppo del Movimento 5 Stelle, lo ha detto al Senato durante la dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, presentata dal suo gruppo. “Avreste dovuto chiedere voi al ministro di dimettersi e di togliervi dall’imbarazzo. Questo non è un tribunale ma qui si fa politica e si misura se una persona è all’altezza di rivestire il ruolo con disciplina e onore come prescritto dalla Costituzione. Mentire, ripetutamente e in modo premeditato, non è certo un comportamento specchiato. L’unico ministero che le si addice sarebbe quello della menzogna”.
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Ronzulli (FI): "Mozione strumentale fa male a politica"
“Colpisce in questa mozione l’uso dei verbi al condizionale e mai all’indicativo, segno che anche voi non siete convinti di quello che state facendo, ma e’ solo una strumentalizzazione politica che fa male alla politica prima di tutto”. Lo ha detto la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, in dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia del M5s al ministro Santanchè. “Oggi siamo qui perché l’opposizione ha voluto trascinare un processo mediatico in Senato, perché per qualcuno quest’aula deve diventare un’aula del Tribunale. Chi siamo noi per giudicare la colpevolezza di un membro del Governo? Per noi solo i giudici hanno il potere di emettere sentenze in nome del popolo italiano”. Un potere “che non ha nemmeno la stampa di parte“.
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Zanettin (FI): "La mozione sarà respinta"
“La mozione di sfiducia al ministro Santanchè sarà respinta, le opposizioni si divideranno per l’ennesima volta, il Pd dimostrerà di non essere una seria e credibile alternativa di governo, mentre la maggioranza ne uscirà rafforzata”. Lo ha detto in Aula il senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, intervenendo in discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Santanchè.
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Per supportare Daniela Santanchè ci sono 10 ministri in Senato: chi sono
Quasi metà Governo in aula al Senato per la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Sono 10 i ministri presenti (sul totale di 25), tra cui il vicepremier Matteo Salvini, seduto accanto a lei. Per FdI, stesso partito della ministra, ci sono Raffaele Fitto, Nello Musumeci, Eugenia Roccella, Luca Ciriani. Presenti anche Giancarlo Giorgetti, Elvira Calderone, Andrea Abodi.
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Rando (Pd): "Vergognoso attacco alla stampa libera"
“Dalla ministra Santanchè ci saremmo aspettati parole chiarificatrici, dai toni distensivi. E invece ciò a cui abbiamo assistito è stato un vergognoso attacco alla stampa libera, a una serie di affermazioni e argomentazioni che sono state prontamente smentite. Abbiamo ascoltato tante, troppe omissioni rispetto a questioni estremamente delicate per la quali un ministro della Repubblica è chiamato ad avere la massima trasparenza. L’etica della responsabilità. La nostra mancanza di fiducia nasce dalle tante zone d’ombra che la Ministra non ha chiarito. Dalle contraddizioni che stanno emergendo rispetto alle parole che la Ministra ha pronunciato in quest’aula e che oggi, di fatto, potremmo chiamare con il loro nome: bugie”. Così la senatrice del Pd Vincenza Rando: “Non ha alcuna credibilità per rappresentare il nostro Paese”.
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Magni (Avs): "Santanchè mentì sapendo di mentire, deve dimettersi"
“Sostengo questa mozione per le dimissioni della ministra del Turismo Daniela Santanchè, che si è difesa non molti giorni fa in quest’Aula del Senato, rispetto alle accuse che le erano state mosse, con una notevole dose di vittimismo e arroganza”. Lo ha detto in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni. “Ad oggi – ha proseguito Magni -, ciò che contestai allora in Aula, è tutto confermato: utilizzo della cassa Covid o il contenzioso del mancato pagamento del Tfr e tutti i problemi con il fisco. Nessun complotto contro la ministra. La maschera è caduta. La magistratura farà il suo corso ma la questione è etica: noi parlamentari rappresentiamo i cittadini e se una o uno di noi ha un comportamento che contraddice le leggi, mi chiedo che credibilità possa avere. Che credibilità può avere una rappresentante delle Istituzioni che ha mentito sapendo di mentire? È giunto il momento di dire la verità agli italiani, la ministra Santanchè deve dimettersi, perché ha fatto un danno a tutto il Paese”, ha concluso Magni.
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Tiepido applauso del centrodestra dopo l'intervento della ministra Santanchè
Tiepido applauso dai banchi del centrodestra in Senato al termine dell’intervento della ministra Daniela Santanchè.
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Parla Daniela Santanchè: "Il 5 luglio non avevo ricevuto avviso di garanzia"
“Non intendo entrare nel merito in quanto ho già esposto i fatti con chiarezza e trasparenza. Ribadisco che il 5 luglio non ero stata raggiunta da informazione o avviso di garanzia da parte della Procura di Milano. Non solo ho detto la verità, ma chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Anche i giornali hanno scritto che nella mia residenza è arrivata il 17 luglio l’informazione di garanzia. Quindi in aula ho detto la verità”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè al Senato dopo la discussione sulla mozione di sfiducia che la riguarda.
Quindi l’accusa a Report: “Negli interventi da parte dei rappresentanti di gruppi di opposizione non ho mai trovato critiche o censure attinenti all’esercizio delle mie funzioni di ministro. Ci possono essere diversità di opinioni, diversità che io rispetto. Ho invece qualche difficoltà a comprendere come si possa promuovere sulla base di elementi di un’inchiesta pseudo-giornalistica una mozione di sfiducia individuale che non ha come oggetto il mio operato da ministro della Repubblica. Ma che ha per oggetto dei fatti che, se verranno evidenziati, antecedenti al mio giuramento da ministro”.
E ancora: “Concludo confermando quello che sento per questa Assemblea e che nelle funzioni che esercito ho sempre inteso e intendo conformarmi ai principi di legalità, disciplina e onore che la Costituzione indica come principi a cui tutti quelli che sono chiamati a svolgere funzioni pubbliche devono attenersi”.
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Caos al Senato: senatore del M5s dà dei "Pagliacci" ai colleghi della maggioranza
Urla e cori “Vergogna! Vergogna!” da parte dei senatori del centrodestra contro il collega del M5s, Ettore Licheri, che ha concluso il suo intervento in Aula dando dei “pagliacci” ai rappresentanti della maggioranza. Alle sue parole, i pentastellati hanno applaudito. Dai banchi della destra, invece, molti hanno reagito urlando a Licheri: “Ridicolo. Vergognati!“. Oppure “Chiedi scusa”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è intervenuto per placare gli animi dicendo che “ciascuno si prende la responsabilità di quel che dice“.
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Patuanelli contro Santanchè: "Sue condotte non consone al ruolo di ministra"
Da parte della ministra del Turismo, nella sua informativa al Senato seguita alle inchieste giornalistiche di Report sulle soscietà da lei guidate, c’è stata una “mancanza di risposte” e “opacità”. Lo ha detto Stefano Patuanelli, senatore del M5s, illustrando in aula la mozione di sfiducia presentata dal suo partito, a prima firma proprio di Patuanelli. “Mi auguro che la ministra esca pulita da questa indagine, ma le condotte sottese nei gruppi che la ministra ha guidato sono condotte che non rispettano il dovere di svolgere con onore il ruolo di ministro e hanno una discrasia rispetto alle funzioni pubbliche che ciascuno di noi ha”, ha sottolineato l’esponente M5s.
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Santanchè parla fitto con Salvini
Daniela Santanchè parla fitto col vicepremier Matteo Salvini, entrambi seduti nell’aula del Senato e con una mano davanti alla bocca, mentre il capogruppo del M5s, Stefano Patuanelli, illustra la mozione di sfiducia nei suoi confronti. Poco dopo, ai banchi del governo sono arrivati i ministri Raffaele Fitto e Nello Musumeci. Un cenno con la mano da parte della ministra Elisabetta Casellati di Forza Italia, seduta più in là. Lo riporta l’Ansa.
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Al via in Senato l'esame della mozione di sfiducia
Al via l’esame della mozione di sfiducia, presiede l’assemblea il presidente Ignazio La Russa. L’esame dovrebbe durare 3 ore e la chiama per il voto è prevista intorno alle ore 13. Sostengono la mozione Pd e Avs, mentre Azione – Italia viva ha annunciato che uscirà dall’aula al momento del voto.
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Daniela Santanchè arriva in Senato
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è arrivata nell’aula del Senato. Vestita di nero e con un filo di perle al collo, si è seduta ai banchi del Governo tra i ministri Matteo Salvini e Anna Maria Bernini, con cui sta chiacchierando.
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Calenda: "Santanchè lasci, ma la mozione di sfiducia è un errore"
“Santanchè si deve dimettere, è una questione di etica pubblica, ma fare una mozione di sfiducia sapendo di perdere può solo aiutare Meloni a tenere Santanchè e quindi diventa solo un fatto di marketing. Italia Viva ritiene debba e possa restare al governo noi no“. Lo dice Carlo Calenda a Omnibus su La7 parlando del caso Santanchè e della mozione di sfiducia alla ministra che sarà oggi al voto in Senato.
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Chi ha presentato la mozione di sfiducia contro Daniela Santanchè
La mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è stata presentata dal M5S lo scorso 5 luglio. Tra i firmatari, l’ex ministro Stefano Patuanelli.