Guerra Ucraina-Russia, ultime notizie di oggi: al G20 Putin accusa Zelensky, lo scontro tra i presidenti
La guerra in Ucraina è al 637esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di mercoledì 22 novembre 2023
La guerra in Ucraina è giunta al 637esimo giorno. Mentre vanno avanti i combattimenti nell’Ucraina orientale, concentrati sulla città di Avdiivka, si sono intensificati gli scontri nella regione meridionale di Kherson, dove le forze ucraine hanno attaccato postazioni russe. Ci sarebbero decine di feriti. Intanto il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato che non parteciperà oggi al G20 virtuale organizzato dall’India con la partecipazione del leader russo Vladimir Putin. Al suo posto ci sarà la segretaria al tesoro Yanet Yellen.
Il racconto della giornata
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Scholz: “Ho chiesto a Putin di porre fine all’aggressione”
“Per la prima volta Putin ha partecipato online a una riunione del G20, gli ho chiesto che metta fine all’aggressione all’Ucraina in modo che finalmente la guerra finisca”. Sono le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz.
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Meloni: se la Russia vuole la pace ritiri le truppe
Giorgia Meloni, nel corso del G20 virtuale a cui ha partecipato anche il presidente russo Vladimir Putin, ha detto di aver “ribadito la posizione di Italia e Germania di fronte alla Russia”. Il fatto che la Russia “vorrebbe lavorare per la pace mi trova contenta – ha detto Meloni – ma si può dimostrare facilmente ritirando le proprie truppe dal territorio che si è invaso”.
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Finlandia pronta a chiudere il confine con la Russia
La Finlandia è pronta a chiudere tutti i valichi di frontiera con la Russia tranne uno. È stato il viceministro della Giustizia Mikko Puumalainen a dare il la a una bozza di legge che lo prevede. Come riportato il quotidiano finlandese Helsingin Sanomat, la bozza prevede di chiudere tutti i valichi di frontiera sul confine orientale, tranne Raja-Jooseppi, nel comune di Inari, il valico più settentrionale della Finlandia.
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Putin: "Sabotaggio del gasdotto Nord Stream è atto di terrorismo"
“Il sabotaggio del gasdotto Nord Stream è un atto di terrorismo internazionale, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al vertice online del G20: “Per eliminare i concorrenti e ottenere vantaggi, si ricorre a metodi di concorrenza sleale… Mi riferisco, in particolare, non solo alla distruzione delle catene di trasporto e logistiche e dei canali di pagamento internazionali, ma anche ad atti di terrorismo di Stato. Un esempio lampante è l’esplosione del sistema di gasdotti Nord Stream, posato sul fondo del Mar Baltico”, riporta Askanews.
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Putin: "Occorre mettere fine alla tragedia in Ucraina"
La guerra in Ucraina è una “tragedia” e occorre pensare a come “mettervi fine“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al vertice del G20, ripreso dall’agenzia Ria Novost. “Comunque la Russia – ha aggiunto, citato dall’Ansa – non ha mai rifiutato negoziati di pace. Non è stata la Russia, ma l’Ucraina ad annunciare pubblicamente che si ritirava dal processo negoziale“. A questo proposito il presidente russo ha ricordato che il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto legge per “proibire tali negoziati con la Russia”.
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Putin: "La situazione a Gaza è oltre il limite critico"
La situazione nella Striscia di Gaza è ormai “oltre il limite della criticità“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall’Ansa, che ha aggiunto: “Dobbiamo aiutare le persone che soffrono a causa degli eventi attuali, questo è il nostro sacro dovere”. Poi ha spiegato che oltre 900 persone, di cui 639 cittadini russi e i loro parenti, hanno chiesto assistenza a Mosca per lasciare Gaza.
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Zelensky: "Se Trump ha un piano di pace lo condivida con me"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è pronto per un colloquio con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e lo invita a condividere con lui un eventuale piano di pace per porre fine alla guerra con la Russia: lo ha detto lo stesso Zelensky in un’intervista a Fox News.
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Raid russo su Odessa
Un attacco russo ha colpito delle infrastrutture portuali nell’oblast di Odessa, nell’Ucraina meridionale. Lo hanno riferito le Forze di difesa di Kiev.