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Guerra Ucraina Russia, ultime notizie. Esplosioni a Kiev, Zelensky contro le autorità: "Aprire i rifugi"

La guerra in Ucraina è arrivata al suo 464esimo giorno: tutti i principali aggiornamenti nella diretta di venerdì 2 giugno 2023

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Giorno 464 della guerra in Ucraina. Non si placa l’ondata di raid aerei russi su Kiev e il resto del Paese. Anche questa notte si sono verificate diverse esplosioni sulla capitale: secondo quanto riferito dal sindaco Vitalii Klitschko i sistemi di difesa hanno abbattuto oltre 30 droni, mentre lo Stato maggiore dell’esercito ucraino parla di 15 missili e 18 droni lanciati da Mosca. Nel corso degli attacchi su Kiev però alcuni cittadini non sono riusciti ad accedere ai rifugi e per questo il presidente Volodymyr Zelensky ha tuonato contro le autorità locali. Continua intanto anche la controffensiva ucraina con attacchi nella regione russa di Belgorod.

Il racconto della giornata

  1. Zelensky: non possiamo entrare nella Nato mentre siamo in guerra

    “Comprendiamo che non diventeremo un membro della Nato, mentre la guerra è in corso. Non perché non lo vogliamo, ma perché è impossibile”. Lo ha detto in una conferenza stampa a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  2. Cremlino: non ci sono le condizioni per negoziare

    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che al momento non ci sono le condizioni per dei negoziati con Kiev. Lo riporta la Tass. Per Peskov le parole di Zelensky sull’adesione dell’Ucraina alla Nato mostrano l’incapacità di Kiev nel voler risolvere i problemi al tavolo dei negoziati.

  3. Viktor Orban favorevole al cessate il fuoco

    Il primo ministro ungherese Viktor Orban preme per il cessate il fuoco e per l’avvio di colloqui di pace tra Ucraina e Russia prima della prevista controffensiva di Kiev. “Lanciare un’offensiva militare su larga scala in un Paese in cui la popolazione è una frazione di quella della parte avversaria significa provocare un bagno di sangue”, ha detto Orban.
    “Dobbiamo fare tutto il possibile, anche prima della controffensiva, per convincere le parti della necessità di un cessate il fuoco e di colloqui di pace”, ha aggiunto.
    Orban ha escluso il coinvolgimento dell’Ungheria nella guerra.

  4. Kiev: "484 bambini ucraini uccisi dall'inizio della guerra"

    L’ufficio del Procuratore generale ucraino riferisce che sarebbero 484 i bambini ucraini rimasti uccisi e 992 quelli feriti dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022.

  5. I russi: "Bombe ucraine uccidono donne a Belgorod"

    Il governatore della regione russa di Belgorod ha riferito all’agenzia Ria Novosti che le forze ucraine hanno bombardato diversi insediamenti uccidendo almeno due donne e ferendone altre due.

  6. Kiev: "Abbattuti 30 droni russi"

    Nuovo attacco notturno dei russi contro Kiev. Il sesto, nell’ultima settimana. L’Amministrazione militare di Kiev annuncia su Telegram di avere abbattuto oltre 30 fra missili e droni russi.
    “Continua il terrore a Kiev con attacchi aerei. Pazzi terroristi e attaccano la capitale quasi senza sosta. Negli ultimi sei giorni i russi hanno lanciato il sesto attacco aereo contro la citta'” dice l’Amministrazione militare.

  7. Per la Cina il rischio di escalation resta alto

    Il rischio di escalation in Ucraina “resta alto” secondo Li Hui, inviato speciale cinese sulla questione ucraina. Li Hui sta facendo un giro di incontri in Europa per trovare “una soluzione politica”. Tutte le parti, ha detto il diplomatico, “hanno apprezzato il nostro ruolo equo, oggettivo e imparziale”.

  8. Mosca: "Respinto attacco a Belgorod"

    Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver respinto un tentativo da parte delle truppe ucraine di invadere la regione di Belgorod. Mosca ha specificato che sono stati uccisi 50 militari ucraini durante i tre tentativi di penetrare nella regione sudoccidentale utilizzando aviazione e artiglieria.

  9. Zelensky tuona contro le autorità di Kiev: "I rifugi anti-aerei devono rimanere aperti"

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha puntato il dito contro le autorità di Kiev dopo che diversi cittadini della capitale sono rimasti fuori dai rifugi durante l’ennesima ondata di bombardamenti. “Proteggere la popolazione significa farlo a ogni livello. I rifugi devono essere accessibili, aperti. Situazioni come quella della notte scorsa a Kiev, quando la gente ha cercato di entrare in un rifugio e questo non era aperto, non devono ripetersi più” ha detto. “È dovere di tutte le autorità locali, un preciso dovere, assicurare che siano utilizzabili e accessibili 24 ore al giorno. Fa male vedere che questo dovere viene disatteso. Ed è doloroso vedere le vittime. Se questo dovere non viene soddisfatto, è preciso dovere delle forze dell’ordine di far osservare la giustizia”, ha aggiunto.

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