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Guerra Ucraina Russia, le ultime notizie di oggi. Sono 40 i morti dopo l'attacco russo a Dnipro, due i bambini

Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, minuto per minuto: tutti gli aggiornamenti in diretta del 16 gennaio 2023

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La guerra in Ucraina è giunta al 327esimo giorno. La strage del condominio di Dnipro ha ulteriormente allontanato ogni possibilità di distensione tra Russia e Ucraina, con Zelensky che parla di “silenzio codardo” da parte di Mosca. Per il momento le vittime accertate sono 30. Oggi, lunedì 16 gennaio 2023, a Varsavia avrà luogo un incontro tra i rappresentanti parlamentari di Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia per discutere sulla collaborazione tra i Paesi a seguito della minaccia geopolitica della Russia.

Il racconto della giornata

  1. Zelensky: "Accelerare sull'invio di armi"

    “Accelerare sull’invio delle armi”. È l’appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto messaggio serale. “Quello che è successo a Dnipro, il fatto che la Russia stia preparando un nuovo tentativo di prendere l’iniziativa nella guerra, tutto questo sottolinea quanto sia importante coordinare gli sforzi di tutti i membri della coalizione per l’Ucraina”, ha detto Zelensky.

  2. Dnipro, le Nazioni Unite condannano l'attacco: "Sospetta violazione del diritto"

    I servizi di sicurezza ucraini hanno reso noto, dopo aver esaminato il rottame del missile che ha provocato 40 morti a Dnipro, che si tratterebbe di un missile da crociera russo Kh-22. Mosca ribatte che invece si sarebbe trattato di un missile della difesa ucraina. Sull’attacco si è espresso anche il Segretario generale alle Nazioni Unite Antonio Guterres, condannandolo in toto: “Si tratta di un nuovo esempio di sospetta violazione del diritto”.

  3. Russia e Ucraina al lavoro su un maxi-scambio di prigionieri

    Stando a quanto riporta la Cnn Turk, Russia e Ucraina sono al lavoro per un grosso scambio di prigionieri: il commissario russo per i diritti umani Tatyana Moskalkova e il suo omologo ucraino Dmytro Lubinets si sarebbero incontrati ad Ankara per per discutere di un accordo che dovrebbe riguardare circa 1.000 prigionieri. Kiev ha presentato una lista di 800 nomi, Mosca 200. La Turchia si è detta pronta a fornire un corridoio umanitario a Istanbul per favorire lo scambio.

  4. Erdogan rinnova a Putin offerta di mediare fine guerra

    Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha rinnovato la sua offerta per aiutare a mediare la fine del conflitto in Ucraina durante la telefonata odierna con l’omologo russo Vladimir Putin. Lo ha reso la presidenza turca. “Nel corso della telefonata, il presidente Erdogan ha ribadito che la Turchia e’ pronta ad assumersi il compito di facilitare e mediare per l’instaurazione di una pace duratura tra Russia e Ucraina”, ha dichiarato l’ufficio del leader di Ankara in un comunicato.

  5. Putin denuncia l'aumento di armi occidentali a Kiev

    Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Lo ha riferito il Cremlino. Il leader russo, si aggiunge, ha denunciato il crescente aumento delle forniture militari occidentali all’Ucraina e “l’ipocrisia” di Kiev per il suo rifiuto di accettare la tregua per il Natale ortodosso.

  6. Mosca, abbattuti 10 droni ucraini a Sebastopoli

    Le forze di difesa aerea russe e le unita’ della flotta del Mar Nero hanno abbattuto dieci droni ucraini che hanno tentato di attaccare Sebastopoli. Lo ha riferito il governatore filorusso della citta’ Mikhail Razvozhaev sul suo canale Telegram. Lo riporta Ria Novosti. “Nessun oggetto ne’ in citta’ ne’ nell’area acquatica e’ stato danneggiato. Tutto e’ calmo in citta'”, si legge nel messaggio.

  7. Dnipro, sale a 40 il bilancio dei morti nel condominio colpito dal missile

    Secondo le autorità locali di Dnipro, il bilancio dei morti nel condominio colpito da un missile durante un raid aereo russo è salito a 40. Tra le storie delle persone coinvolte nel crollo del palazzo c’è anche quella di Kateryna Zelenskaya, la donna fotografata mentre viene portata via dai soccorritori si è fortunatamente salvata ma è rimasta ore sotto le macerie perché è sorda e non riusciva a chiedere aiuto.

  8. Russia realizza testate nucleari supersiluro Poseidon

    La Russia ha prodotto le prime testate nucleari per il super-siluro Poseidon che saranno dispiegati sul sottomarino nucleare Belgorod. Lo ha reso noto una fonte
    “vicina” al ministero della Difesa russo all’agenzia Tass, la quale assicura che le ogive arriveranno “presto”. La mobilitazione del sottomarino russo Belgorod e il rischio che trasporti il super siluro Poseidon -noto anche con il nome in codice progetto Status-6, lungo 24 metri con un diametro di 1,6 metri, a propulsione nucleare, e con una portata massima di 10.500 km e carica nucleare nella testata da 2 a 5 Megatoni- ha fatto scattare l’allarme in tutto il mondo alla fine del 2022.

  9. Sale a 37 bilancio vittime attacco russo a Dnipro
    E’ salito ad almeno 37 il bilancio dei morti nell’attacco russo di sabato a un condominio di Dnipro: lo ha reso noto su Telegram l’emittente statale Suspilne, come riporta il Guardian. Le autorità locali hanno confermato il nuovo bilancio.
  10. La Russia nega di aver abbattuto il condominio di Dnipro

    Fonti del Cremlino fanno sapere che la responsabilità dell’abbattimento del condominio di Dnipro durante un raid missilistico non sarebbe della Russia. Nell’esplosione sono morte almeno 36 persone e sono decine i feriti.

  11. Kiev, il 77% dei detenuti russi reclutati da Wagner uccisi o feriti

    Il 77% dei detenuti russi reclutati dal Gruppo Wagner è stato ucciso, ferito o catturato dalle forze ucraine: lo ha reso noto il consigliere dell’Ufficio del presidente, Mykhailo Podolyak, come riporta il Kyiv Independent. Secondo Podolyak, 38.244 detenuti russi sono stati reclutati per combattere in Ucraina, dei quali 29.543 sono stati uccisi, feriti o catturati. Il mese scorso il ministero della Difesa britannico aveva reso noto che l’organizzazione paramilitare guidata da Yevgeny Prigozhin e al servizio di Putin sta utilizzando un gran numero di detenuti scarsamente addestrati che ha reclutato per combattere contro l’Ucraina. Con una popolazione carceraria che supera i 400.000 detenuti a causa di uno dei più alti tassi di incarcerazione al mondo, il Servizio Penale Federale russo fornisce a Mosca una “risorsa umana unica” da utilizzare quando i volontari scarseggiano, secondo Londra

  12. L'esercito ucraino: "Uccisi 790 soldati russi nelle ultime 24 ore"

    Sono 790 i soldati russi morti nei combattimenti in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo rende noto l’esercito di Kiev, spiegando che dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio sono 116.080 i militari russi che hanno perso la vita nell’invasione decisa dal presidente Vladimir Putin. Nel bollettino diffuso oggi si legge inoltre che 21 veicoli armati Apv sono stati distrutti nell’ultima giornata di scontri, 6.204 nell’ultima giornata, e dodici i carri armati.

  13. Raid russo su Zaporizhzhia: feriti dei bambini

    Le forze armate russe hanno colpito la città di Zaporizhzhia con un attacco missilistico. La notizia arriva dal segretario del consiglio comunale Anatoly Kurtev, che comunica che tra i feriti ci sarebbero dei bambini: “Tre persone sono state trasportate negli ospedali. Tra loro ci sono due bambini di nove e quindici anni”. Il capo dell’amministrazione regionale Oleksandr Starukh aggiunge che “sono state distrutte infrastrutture civili, residenziali e industriali”.

  14. Paesi baltici e Polonia verso la collaborazione contro la Russia

    Si terrà oggi, lunedì 16 gennaio 2023, un incontro a Varsavia tra i presidenti dei parlamenti di Lituania, Estonia, Lettonia e Polonia per discutere dell’eventuale collaborazione contro le minacce geopolitiche della Russia. Nella giornata di domenica 15 gennaio, il presidente del parlamento lituano ha riferito: “La guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina è una grande sfida per il sistema di sicurezza europeo. I paesi baltici e la Polonia assumono una posizione molto simile sulle principali questioni relative allo sviluppo della sicurezza nell’Europa centrale e orientale, nonché sulle misure da adottare nei confronti della Russia”.

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