Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi. Crosetto: "Non si lucri sul pacifismo"
La guerra in Ucraina è al 255esimo giorno: Zelensky pronto a una "pace giusta". L'ambasciatore russo in USA dice che l'unica soluzione è trattare
La guerra in Ucraina, oggi sabato 5 novembre 2022, è arrivata al 255esimo giorno.
Spiragli di pace si aprono in entrambe le fazioni: nel suo consueto messaggio serale il presidente ucraino Zelensky si è detto pronto a trattare per “una pace giusta”, ovvero una pace che rispetti l’integrità territoriale ucraina. Dagli USA l’ambasciatore russo Anatoly Antonov fa sapere che la guerra non porrà fine alla crisi e che solo una trattativa sulla pace potrà risolvere la situazione.
Il racconto della giornata
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Kiev: ferita bambina di 9 anni in raid russi nel Dnipropetrovsk
Una bambina di 9 anni è rimasta ferita oggi a seguito dei bombardamenti da parte dei russi nella comunità di Myrivsk nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Valentin Reznichenko su Telegram, citato dall’Ukrainska Pravda. “In serata i russi hanno colpito la comunità di Myrivska con l’artiglieria pesante: ferita una bambina di 9 anni”, ha scritto Reznichenko.
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Filorussi Kherson: truppe Kiev preparano altro attacco
Le truppe ucraine “si stanno preparando per un altro attacco alla regione di Kherson, portando le truppe in prima linea”. Lo ha affermato il vice capo dell’amministrazione regionale filorussa locale, Kirill Stremousov su telegram. Lo riporta Ria Novosti.
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Zelensky: 28 navi partite da nostri porti in una settimana
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato nel suo messaggio serale su telegram che “28 navi con oltre 800.000 tonnellate di prodotti agricoli hanno lasciato i porti ucraini in una settimana”. Lo riporta Unian. Le imbarcazioni si sono dirette verso Egitto, Libia, Marocco, Algeria, Oman, Turchia, Cina ed Etiopia.
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Il ministro Crosetto: "Non si lucri sul pacifismo"
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto alle accuse di Conte circa l’invio di armi in Ucraina: “Può stare sereno, il Ministero, non il Ministro (che non dispone delle istituzioni né delle organizzazioni, ma le rappresenta e le serve) seguirà le leggi come ha sempre fatto dalla sua istituzione in età Repubblicana” ha detto. Poi ha aggiunto: “Per quanto riguarda l’invio di armi all’Ucraina, il Ministero sta dando attuazione e darà attuazione a quanto previsto dai 5 decreti già approvati in base all’autorizzazione data dal Governo precedente […] Con chi, come Conte, cerca solo di lucrare sul pacifismo e sugli ideali dei pacifisti, dimenticandosi che le armi di cui critica l’invio oggi sono state autorizzate dal suo partito e dal governo che sosteneva, ogni dialogo è francamente complesso”.
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Il sindaco di Leopoli: "La Russia deve essere isolata dal mondo intero"
Il sindaco di Leopoli, Andrij Ivanovyč Sadovyj è intervenuto in diretta con la manifestazione per la pace organizzata dal Terzo Polo a Milano, ha dichiarato: “Il nostro compito da oggi è far tornare a casa tutti i prigionieri. La Russia deve essere isolata dal mondo intero, ogni vostra voce conta”. Ha anche aggiunto che il compito di oggi è anche “stare vicino a chi ha mandato proprio figlio o padre in guerra”.
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Nuovo video choc sul massacro dei civili a Bucha
Agli orrori subiti a marzo da oltre 400 civili a Bucha, in Ucraina, da parte dei soldati russi, è dedicato un nuovo video choc realizzato dall”Associated Press’ e dalla tv ‘Usa Pbs’: si tratta di 14 minuti di immagini e interviste, in cui appare anche un plastico della città in 3D per ricostruire i crimini di guerra commessi dalle truppe di Vladimir Putin.
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Mercenari Wagner aprono sede a San Pietroburgo
Il gruppo di mercenari russi Wagner ha aperto un centro di tecnologia militare a San Pietroburgo, sua prima sede ufficiale in Russia, nuovo segnale dell’intenzione del suo fondatore Yevgeni Prigozin, vicinissimo a Vladimir Putin, di avere un ruolo sempre più visibile nel forgiare la politica di difesa del Cremlino. Il gruppo, che solo il mese scorso Prigozin ha ammesso di aver fondato, ha inviato propri uomini anche in Ucraina ed è presente in molti Paesi africani, dalla Libia al Mali, dove, secondo le accuse, opera come braccio armato delle politiche del Cremlino.
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Mosca, uccisi 400 soldati di Kiev
Un caccia Mikoyan Mig-29 e un elicottero Mil Mi-8 ucraini sono stati abbattuti rispettivamente nella regione di Mikolayev e nei cieli della repubblica secessionista di Donetsk dall’aeronautica russa. Lo riferisce il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Il ministero ha anche riferito di aver respinto attacchi delle truppe ucraine nelle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nella regione di Kherson, uccidendo un totale di 400 soldati. Lo riporta Interfax.
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Kiev: "Uccisi altri 600 soldati russi"
L’Ucraina rivendica l’uccisione di altri 600 soldati russi nelle ultime 24 ore. È quanto si legge in un tweet del ministero degli Esteri di Kiev, che porta a 75.440 il numero dei militari di Mosca morti nella guerra in Ucraina. Nell’ultimo aggiornamento si dà notizia anche dell’abbattimento di altri 12 droni, per un totale di 1.462.
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Iran: "Abbiamo venduto droni alla Russia, ma prima della guerra"
Teheran ha esportato droni in Russia prima dell’inizio della guerra con l’Ucraina. Lo ha ammesso oggi il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian. Le affermazioni dei Paesi occidentali secondo cui l’Iran ha esportato missili in Russia sono completamente sbagliate, ma la parte relativa ai droni è giusta, ha affermato il ministro citato dall’Iran, aggiungendo che l’Iran ha venduto droni alla Russia mesi prima della guerra in Ucraina.
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Zelensky: "Grazie per i tank"
“Siamo sinceramente grati a Olanda, Stati Uniti e Repubblica Ceca per aver fornito un supporto significativo e tanto necessario: 90 carri armati T-72. Le forze armate ucraine avanzano e hanno bisogno di questo equipaggiamento. Apprezziamo l’aiuto dei partner. Insieme sosteniamo la difesa della libertà e della democrazia!”. Così su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo l’invio di materiale di altro materiale bellico dai tre Paesi.
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In Russia via libera all'arruolamento dei pregiudicati
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che permette l’arruolamento nell’esercito dei pregiudicati. Fino ad ora una legge proibiva l’ingresso dei condannati nelle fila dell’esercito russo. Via libera ha chi ha una condanna “non cancellata o in sospeso” anche per un reato considerato “grave”. Il divieto resta solo per determinate fattispecie, come gli abusi sui minori.
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Respinta l'avanzata russa a Lugansk e Donetsk
Lo Stato maggiore di Kiev dichiara di aver respinto 14 avanzate dell’esercito russo nelle regioni di Lugansk e Donetsk nel Donbass. Sarebbero stati colpiti “importanti strutture militari russe e due posti di comando, oltre a sei stazioni di rifornimento nei pressi di Novovasylivka, nella regione di Mykolaiv”.
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Voglia di pace da entrambe le parti
Anatoly Antonov, l’ambasciatore russo in USA, parlando con la stampa ha dichiarato che la Russia è pronta a trattare per la pace: “Dobbiamo pensare oggi non a pompare Kiev con armi aggiuntive, ma a come trovare una soluzione negoziale. È impossibile risolvere completamente il problema sul campo di battaglia (…) Riguardo alle nuove decisioni dell’amministrazione americana su forniture aggiuntive di armi all’Ucraina, vorrei sottolineare che i nostri cosiddetti partner continuano con una politica sbagliata credendo che il problema possa essere risolto sul campo di battaglia e continuano a spendere più energie e mezzi. Ora stanno accumulando forze armate vicino ai confini russi”.
Anche il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale si è detto favorevole a una trattativa per la pace: “Siamo pronti per la pace, per una pace giusta, la cui formula abbiamo espresso più volte: rispetto per la Carta delle Nazioni Unite, rispetto per la nostra integrità territoriale, rispetto per il nostro popolo, assicurare alla giustizia tutti coloro che sono colpevoli e pieno risarcimento dei danni che ci ha causato la Russia”.
Il nodo della questione adesso è trovare un punto d’intesa fra le parti. -
Mosca: "Missili ucraini sulla città di Svatovo"
I russi accusano gli ucraini di avere bombardato nella notte con quattro razzi Himars la città di Svatovo nell’autoproclamata Repubblica di Lugansk (LPR). In corso le verifiche sui danni e le vittime. Secondo la dottrina di Mosca, dopo il recente referendum (farsa) quei territori appartengono alla Russia e bombardarli è un atto di aggressione.
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La Thailandia si offre di ospitare i colloqui di pace
La Thailandia si offre di ospitare i colloqui di pace tra Mosca e Kiev: “La Thailandia è pronta a fornire una sede negoziale per tutte le parti coinvolte nel conflitto qualora siano pronte per un dialogo diretto finalizzato a trovare una soluzione pacifica della crisi ucraina”. Lo ha detto all’agenzia russa Tass l’ambasciatore thailandese in Russia Sasiwat Wongsinsawat.
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Sottomarino nucleare USA nel Mediterraneo
Il sottomarino nucleare USS Rhode Island è da tre giorni nel porto di Gibilterra. Gli analisti militari sostengono che si tratti di un avvertimento a Mosca.
USS Rhode Island può trasportare fino a 20 missili balistici capaci di colpire obiettivi a 18mila chilometri di distanza. Ciascun missile può essere armato con 14 testate nucleari.
Un altro sottomarino nucleare si sta dirigendo nel Mar Arabico. Si tratta dell’USS West Virginia.