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Dice di essere incinta e viene assunta a tempo pieno in uno studio di Milano: 32enne in lacrime

Una donna 32enne comunica al datore di lavoro di essere incinta, lui la assume a tempo indeterminato

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Simona Carbonella, 32 anni, stava lavorando in prova da due mesi in uno studio di consulenza di Milano quando ha scoperto di essere incinta. Lo ha comunicato al titolare, credendo che, terminato il contratto a tempo determinato, sarebbe stata lasciata a casa. Un ragionamento per nulla campato in aria; è quello che accade nella stragrande maggioranza dei casi. E, invece, ecco il colpo di scena.

Il datore di lavoro, piuttosto che dirle grazie e arrivederci, ha fatto trovare alla donna un contratto a tempo indeterminato da firmare. Simona è scoppiata in lacrime, un pianto di gioia e commozione.

Incinta e assunta a tempo indeterminato: “Ero pronta al peggio”

“Si, è stata una sorpresa – ha raccontato Simona Carbonella -, ero pronta al peggio, ne avevo viste in passato di situazioni in cui la gravidanza delle donne era stata fatta pesare sul lavoro”. Invece il titolare dell’azienda l’ha stupita non solo facendole firmare un contratto di assunzione a tempo indeterminato, ma anche dicendo alla futura mamma di essere felice dell’annuncio.

Resta incinta e viene assunta.Fonte foto: GETTY

Le lacrime di gioia

“Il titolare si è dimostrato felice del mio annuncio. Mi ha detto che non dovevo avere alcun timore, e mi ha proposto all’istante un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sono scoppiata in lacrime, un’emozione bellissima”, ha spiegato la 32enne che si trova al quarto mese di gravidanza e sta lavorando nello studio “senza sentire alcun tipo di pressione”.

Il titolare Alessandro Necchio: “Simona incinta? Ho solo pensato che era una cosa bella”

Lo studio di consulenza del lavoro, 35 dipendenti, è quello di Alessandro Necchio (42 anni), con sede centrale a Padova, una filiale a Milano, ed una prossima apertura sempre nella città veneta.

“Quando Simona ci ha comunicato che attendeva un figlio ho solo pensato che era una cosa bella – ha raccontato Necchio -. I valori che mettiamo nella nostra attività sono questi. Non a caso nel progetto della nuova sede sono previste anche una nursering, per i bimbi delle nostre dipendenti (sono 4, con questo in arrivo), e una palestra per tutto il personale”.

“Io non ho bambini – ha aggiunto Necchio – ma sono figlio di genitori separati. Vorrei essere l’adulto del quale avrei avuto bisogno quando ero piccolo”.

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