Di Maio risponde a Conte e detta le condizioni per la manovra
Per far passare la manovra, sarà necessario inserire nel decreto fiscale tre proposte del Movimento 5 Stelle
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, arrivando al Matera alla presentazione del padiglione italiano dell’Expo 2020, ha risposto all’ultimatum di Giuseppe Conte. Ieri il presidente del Consiglio aveva lanciato un ultimatum ai compagni di governo sulla manovra, al grido di “Qui bisogna fare squadra, chi non la pensa così è fuori dal governo“.
La risposta di Luigi Di Maio all’ultimatum di Giuseppe Conte
Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha dichiarato, secondo quanto riporta l’Ansa: “I toni ‘O si fa così, o si va a casa’ fanno del male al Paese e fanno del male al governo. In politica prima si ascolta la prima forza politica, che è il M5s. Perché se va a casa il M5s è difficile che possa esistere ancora una coalizione di governo”.
Luigi Di Maio ha poi sottolineato: “I toni di queste ore mi meravigliano, ci sorprendono e ci addolorano“. Il ministro degli Esteri si è recato a Matera insieme al collega Lorenzo Fioramonti e all’omologo degli Emirati Arabi Abdullah bin Zayed al Nahyan. L’Expo 2020 si aprirà tra un anno a Dubai.
Il leader pentastellato ha aggiunto: “Sono soddisfatto perché domani finalmente si riunisce questo vertice di maggioranza che stavamo chiedendo da un po’, un vertice di governo che deve servire a mettere nella legge di bilancio tre proposte che per noi sono imprescindibili: o si fanno o non esiste ancora la manovra”.
Le tre condizioni dettate dal Movimento 5 Stelle per la manovra
“La prima è il carcere agli evasori e la confisca per sproporzione ai grandi evasori significa che chi evade più di 100mila euro all’anno verrà punito seriamente con il carcere, e bisogna confiscargli più di quanto ha evaso”, ha iniziato a elencare il ministro.
“Secondo punto: per me vanno bene le multe ai commercianti che non utilizzano il pos, ma solo se gli abbattiamo i costi del pos, i costi delle carte, perché altrimenti rischiamo di trovarci in una situazione in cui introduciamo una nuova tassa per i commercianti, non una multa”, ha aggiunto Luigi Di Maio.
“E poi il terzo puto per noi importante è che le partite Iva continuino a pagare solo il 15% di tasse, cosa che non è così. In questa manovra gli si alzano le tasse”, ha concluso.
“Non c’è nessun ultimatum contro un ultimatum. Io credo soltanto che bisogna fare in modo che in questo governo ci siano meno nervosismo, meno prese di posizione dure. E bisognerebbe mettere al centro le persone e non le proprie opinioni”, ha poi precisato Luigi Di Maio.