Decreto fiscale, scontro Lega-M5S sul Reddito di cittadinanza
Botta e risposta tra la Lega e il Movimento 5 Stelle sul Reddito di cittadinanza
Prosegue anche dopo il Consiglio dei ministri lo scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle sul finanziamento per il Reddito di cittadinanza. Il ministro per lo sviluppo Giancarlo Giorgetti, come riporta ‘Ansa’, ha spiegato che alla Lega sembra “inaccettabile” prendere le risorse per gli ultimi 3 mesi del reddito di cittadinanza “dai 40 milioni di euro inutilizzati per i pensionamenti dei lavoratori precoci e cioè le persone che hanno iniziato a lavorare a 15 anni”.
Reddito di cittadinanza: la risposta del M5S alla Lega
La dura replica M5S: “Mentre la viceministra Todde da 12 ore cerca di chiudere la più importante vertenza del Mise (Whirlpool, ndr), il ministro Giorgetti è in vacanza a Varese, in campagna elettorale, a insultare i cittadini che vivono sotto soglia di povertà, chiedendo di togliere loro il reddito di cittadinanza. Che torni a Roma a lavorare”.
Su ‘Facebook’, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha scritto: “Giù le mani dal Reddito di cittadinanza. Certo, il M5S è al lavoro per migliorarlo sul lato delle politiche attive e di inserimento nel mercato del lavoro, da sempre carenti in Italia. Ci siamo sempre dati da fare per tutte quelle misure volte a creare opportunità di impiego, come dimostra l’oltre mezzo milione di contratti di lavoro siglati in 6 mesi con Decontribuzione sud: giovani, donne e uomini che grazie alla misura del governo Conte II hanno trovato la loro strada. Noi ci rimbocchiamo le maniche per trovare soluzioni. Invito Salvini e Meloni, così come quelli che la pensano come loro al Governo, a fare lo stesso. E a smetterla di assaltare uno strumento di civiltà. Noi non lo permetteremo”.
Cdm, via libera al Decreto fiscale
Il Consiglio dei ministri, intanto, ha dato il via libera al Decreto fiscale. Lo ha appreso l”Ansa’ da fonti governative. La riunione era iniziata con 2 ore di ritardo per un confronto con le Regioni su alcune delle norme del testo che riguardano la sicurezza sul lavoro.
Il premier Draghi ha detto: “Voglio esprimere la soddisfazione del governo e mia per le norme approvate sulla sicurezza sul lavoro. Nei mesi scorsi abbiamo assistito a un numero inaccettabile di morti. Come governo, ci siamo impegnati a fare tutto il possibile per impedire che questi episodi possano accadere di nuovo”.
E poi: “Le norme sono la realizzazione di questa promessa. Incrementiamo gli organici degli ispettorati del lavoro, inaspriamo le sanzioni, diamo impulso all’informatizzazione per migliorare i controlli. Vogliamo dare un segnale inequivocabile: non si risparmia sulla vita dei lavoratori”.