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De Luca su don Patriciello di Caivano "Pippo Baudo di Napoli nord", ira Giorgia Meloni: "Segnale spaventoso"

Vincenzo De Luca su don Patriciello di Caivano definito dal presidente campano "Pippo Baudo di Napoli nord", ira Giorgia Meloni: "Segnale spaventoso"

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Alessandro Balbo

GIORNALISTA

Giornalista professionista e redattore televisivo, si occupa soprattutto di Esteri, geopolitica, immigrazione e Scienza. Laureato in comunicazione politica, da sempre interessato alla storia e ai fatti del mondo, ha realizzato reportage e approfondimenti per diverse testate nazionali e programmi divulgativi.

Giorgia Meloni contro il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che aveva definito don Maurizio PatricielloPippo Baudo dell’area nord di Napoli” commentando il convegno sul premierato organizzato dalla presidente del Consiglio. “Segnale spaventoso”, scrive Meloni su Facebook, dicendo che Patriciello “vive sotto scorta perché obiettivo dei camorristi, invece di fargli sentire il sostegno delle istituzioni De Luca lo deride“.

Giorgia Meloni contro Vincenzo De Luca su don Maurizio Patriciello: “Segnale spaventoso”

Ira di Giorgia Meloni contro Vincenzo De Luca per le parole pronunciate dal presidente campano su don Maurizio Patriciello, parroco della chiesta di San Paolo nel Parco Verde di Caivano.

“‘Pippo Baudo dell’area nord di Napoli’. Così, deridendolo, il presidente della Regione Campania definisce Don Maurizio Patriciello”, scrive Meloni in un post su Facebook oggi, sabato 11 maggio, sottolineando come Patriciello abbia cercato di combattere la camorra “dove quelli come De Luca” non sono riusciti o “non hanno voluto farlo”.

“Padre Maurizio vive sotto scorta perché obiettivo dei camorristi”, continua la presidente del Consiglio. “Invece di fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso“.

“Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c’è, che non è solo”, conclude Meloni, contrapponendosi a chi ha “scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret”.

“Mi aspetterei che il presidente del Consiglio, oltre alle fanfaluche, si preoccupasse di sbloccare i nostri fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno”, la replica di De Luca, “questa la risposta più efficace ai poteri criminali”.

Vincenzo De Luca sul prete di Caivano don Patriciello: “Pippo Baudo di Napoli nord”

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, aveva definito don Patriciello “Pippo Baudo di Napoli nord” commentando la presenza del prete di Caivano al convegno sul premierato organizzato da Giorgia Meloni a Montecitorio.

“Momento di commozione vedere la Meloni che presenta il suo progetto a noti costituzionalisti, fra i quali ho notato in particolare Iva Zanicchi, Pupo”, aveva detto De Luca nella sua diretta del venerdì, aggiungendo all’elenco “anche un prete che chiamiamo Pippo Baudo dell’area nord di Napoli con relativa frangetta“.

La risposta di don Patriciello a De Luca: “Pugnalato a tradimento”

Don Maurizio Patriciello ha risposto a De Luca in un post su Facebook ieri, venerdì 10 maggio: “Pugnalato a tradimento, mi ha tanto addolorato”.

“Caro fratello Vincenzo De Luca“, scrive il parroco di Caivano, “la sua ironia mi ha tanto addolorato. Se era questo che voleva, ci è riuscito”.

“Alle offese e alle minacce ci sono abituato. Non a caso, da due anni vivo sotto scorta“, continua don Patriciello, evidenziando che però “un conto è quando arrivano dai camorristi, ben altra cosa quando a pugnalarti a tradimento è una persona come lei”.

“Penso che domani bulli e camorristi inizieranno a prendermi in giro gridandomi alle spalle: ‘Sta passando Pippo Baudo’“, conclude, rivolgendosi al presidente della Campania: “Dio benedica lei, la sua famiglia, la regione che amiamo”.

Don Maurizio Patriciello è parroco del Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, Una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa dove il prete cerca di allontanare i giovani da droga e criminalità e per questo è sotto scorta per minacce dalla camorra.

Lo scorso anno a Caivano due cugine di 13 anni erano state violentate in un capannone da sei adolescenti.

Fonte foto: IPA / ANSA

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