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Ddl Zan, scontro in tv tra Stefania Orlando, Cruciani e la Lega

Stefania Orlando ha difeso il ddl Zan in tv, ospite di 'Dritto e Rovescio': lo scontro con Giuseppe Cruciani e Silvia Sardone

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il dibattito sul disegno di legge Zan continua non solo sui social, come nel caso delle Instagram Stories di Fedez, ma anche e soprattutto nelle trasmissioni televisive. In occasione dell’ultima puntata di ‘Dritto e Rovescio’, in onda giovedì 6 maggio su Rete 4 e condotta da Paolo Del Debbio, Stefania Orlando si è scontrata con Giuseppe Cruciani e con l’europarlamentare della Lega, Silvia Sardone, sostenendo la necessità del ddl.

Ddl Zan, scontro in tv tra Stefania Orlando e Silvia Sardone (Lega)

La discussione tra Stefania Orlando e l’europarlamentare della Lega, Silvia Sardone, si è accesa quando quest’ultima ha riassunto la posizione della presidentessa di Arcilesbica, Cristina Gramolini, che sostanzialmente ha detto che si dovrebbe emendare il ddl Zan seguendo una legge approvata dall’Emilia-Romagna, “regione che non finanzia la ‘Gestazione per altri‘ (Gpa)”, che comunque è illegale in Italia, punita con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600 mila euro a un milione di euro.

Così la Sardone ha dichiarato: “Oggi la presidente di Arcilesbica ha dichiarato di essere contraria a una parte del ddl Zan perché secondo lei verrebbe messa in discussione tutte le persone contrarie all’utero in affitto“.

Pronta la replica di Stefania Orlando: “Quando sento parlare impropriamente di utero in affitto mi chiedo sempre cosa c’entri con il ddl Zan, perché non prevede assolutamente questa pratica che, se ci andiamo a informare, all’80% è praticata da persone eterosessuali, al 20% da single e omosessuali. Quindi, non c’entra assolutamente nulla con questo disegno di legge”.

Ddl Zan, scontro in tv tra Stefania Orlando e Giuseppe Cruciani

Dopodiché Paolo Del Debbio ha chiesto alla sua ospite se chi critica il ddl Zan vada considerato omofobo.

“Non parlerei di omofobia – ha risposto Stefania Orlando -, parlerei di mancanza di buon senso, di coraggio, di presa di posizione per non deludere un elettorato che è molto più pronto dei politici stessi. Sono più di 20 anni che aspettiamo una legge contro l’omotransfobia: questo è un ddl secondo me perfetto, non è di destra o di sinistra, ma di grande civiltà”.

E ancora: “Credo che la destra possa fare un passo avanti. Detto questo, ogni volta che dai detrattori di questa legge sento delle motivazioni, non sono mai motivazioni che mi convincono, perché sento parlare di gestazione per altri, di legge liberticida, di altre priorità e di altre cose che non voglio nominare. Le motivazioni serie quali sono?”.

La Orlando ha poi aggiunto: “Credo che l’Italia abbia bisogno di potenziare la cultura dell’uguaglianza e il rispetto verso il prossimo, per questo ci vogliono leggi che contrastino l’odio“.

Parole che hanno invece scatenato la reazione di Giuseppe Cruciani, anche lui ospite: “L’Italia è il Paese delle leggi e delle sanzioni. L’omofobia non la fermate con le sanzioni e con le leggi“.

Quindi, la replica della Orlando, che ha fatto il giro dei social ed è stata apprezzata soprattutto su Twitter: “Questa non è altro che l’estensione della legge Mancino. Siamo cresciuti con questa legge Mancino e ci siamo educati. Le nuove generazioni potranno essere educate da una legge, non quelle di adesso che hanno radicato l’omofobia dentro e non possono cambiare la mentalità, ma le nuove generazioni cresceranno con una legge per avere un futuro sicuramente più inclusivo e più civile“.

Ddl Zan, scontro in tv tra Stefania Orlando, Cruciani e la Lega Fonte foto: ANSA
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