Ddl Zan, Paola Turci contro alcuni politici: "Sfottò miserabili"
Paola Turci, sostenitrice delle battaglie del mondo LGBTQ+, ha detto la sua dopo il voto in Senato sul ddl Zan, accusando alcuni politici
Il ddl Zan ha subìto una forte battuta d’arresto in Senato ma, a detta del suo firmatario principale Alessandro Zan, “il Paese è molto più avanti della sua classe politica”. Sulla stessa lunghezza d’onda la cantante Paola Turci, sostenitrice da tempo delle lotte del mondo LGBTQ+. Intervistata dalla Stampa, ha detto la sua su quanto successo in Parlamento.
Ddl Zan, Paola Turci contro alcuni politici: “Sfottò miserabili”
Paola Turci si è soffermata sul fatto che alcuni politici, dopo il voto segreto in Senato, abbiano pubblicato degli sfottò sui social, soprattutto su Twitter. “Cosa penso? Il peggio possibile“, ha esordito la cantante.
“Ho trovato gli applausi e gli sfottò delle espressioni miserabili – ha aggiunto -, indegne di un popolo che si definisce democratico e civile. I diritti umani sono di tutti ed è stato davvero penoso assistere a quello spettacolo. Alcuni partiti si definiscono liberali, ma mi sa che non lo sono affatto. Anzi siamo sempre più allineati ai Paesi europei autoritari. Alla Russia, alla Turchia dove vigono sistemi nei quali non mi riconosco”.
Quindi, l’analisi del centrosinistra, alla prima sconfitta dopo le amministrative: “C’è un centrosinistra sempre più diviso e sgretolato. Questa poteva essere una loro battaglia e hanno fatto ben poco: la definizione di partiti liberali non è esatta perché all’interno ci sono troppe anime diverse“.
E ancora, l’attacco a chi è andato contro il ddl Zan perché “fa una dichiarazione di ignoranza e si allea con chi pensa che i gay siano diversi e da perseguire. Ricordiamoci che in Italia solo il 17 maggio 1990 l’omosessualità stata tolta dalle ‘malattie mentali’. Forse non siamo ancora pronti ad accettare la diversità di genere, ma sin da piccola ho pensato che la diversità fosse un avvicinamento verso la conoscenza. L’omofobia è figlia dell’ignoranza che si combatte solo con l’istruzione”.
Paola Turci elogia Fedez: “Fa bene a esporsi e a impegnarsi”
Dopodiché, l’intervista si concentra sul mondo degli artisti: “A questo disegno di legge è stata data un’appartenenza politica, ma in realtà non è così e ci siamo cascati un po’ tutti“.
“Questa è stata una battaglia di civiltà che non coinvolge solo una parte di noi – ha sottolineato – e questo molti miei colleghi non l’hanno colto e hanno pensato che schierandosi si sarebbero dati un marchio politico. Sui social poi se dici una cosa automaticamente sei schierata, ma tutto viene vissuto in modo superficiale. Persone come Fedez fanno sempre bene ad esporsi e a dire qualcosa e a impegnarsi. Per me l’impegno civile vale la nostra vita”.
Fonte foto: ANSA