Danni da vaccino anti Covid di AstraZeneca: come fare richiesta e somme previste per risarcimento e indennizzo
Il ritiro dal mercato del vaccino anti Covid di Astrazeneca mette in luce le possibilità di ottenere un indennizzo o un risarcimento: la procedura
Le richieste di risarcimento per danni derivanti dal vaccino anti Covid di AstraZeneca sono ancora alle prime battute dopo il ritiro dal mercato e l’ammissione della multinazionale britannico-svedese riguardo alla trombosi come raro effetto collaterale potenzialmente mortale. Le opzioni sono due, risarcimenti e indennizzi, sono cumulative e legate a somme di denaro variabili.
- Risarcimento e indennizzo per danni da vaccino anti Covid Astrazeneca: come ottenerlo
- Come richiedere l'indennizzo: la procedura e le somme previste
- La differenza con il risarcimento: come fare domanda e le cifre
Risarcimento e indennizzo per danni da vaccino anti Covid Astrazeneca: come ottenerlo
Dopo le recenti novità che riguardano il vaccino Vaxzevria prodotto da AstraZeneca, sono divenute d’attualità le due possibilità sul tavolo per ottenere una compensazione di vari tipi di danno subito.
Impossibile riuscire a dare delle cifre che valgano in modo standardizzato per tutti: i casi, infatti, vanno valutati uno per uno per quantificare il risarcimento o l’indennizzo spettante.
Risarcimento e indennizzo sono le due strade per la compensazione e sono cumulabili
Si può però stimare che le somme di denaro potrebbero essere importanti, con casi limite per cui si parlerebbe di versamenti da centinaia di migliaia di euro. Le cifre economiche dipendono dal tipo di danno, dall’età della persona, dalla professione e da altri fattori.
È essenziale evidenziare però che le due possibilità non si escludono, ma possono integrarsi: lo sancisce la Cassazione con la sentenza n. 12567/2018.
Come richiedere l’indennizzo: la procedura e le somme previste
La legge sull’indennizzo (210/1992) stabilisce che lo Stato è tenuto a pagare a coloro che riportano lesioni o infermità permanenti a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di un’autorità sanitaria italiana.
Come chiarito a Il Messaggero dall’avvocato Paolo Vitali, l’indennizzo consiste in un assegno vitalizio e reversibile per quindici anni, ma è necessario avviare un procedimento amministrativo certificato dall’ASL del proprio Comune di residenza, incentrato sui problemi di salute derivanti dalla vaccinazione.
Se dimostra di aver avuto problemi significativi a causa del vaccino, il paziente può ricevere una somma tra 1.740 e 1.949 euro ogni due mesi.
La differenza con il risarcimento: come fare domanda e le cifre
L’altra opzione è un risarcimento per i danni subiti, che si verifica quando viene accertata una condotta dolosa o colposa, come può esserlo la produzione e commercializzazione di vaccini.
Il danneggiato, normalmente, deve solo dimostrare il nesso causale tra l’attività o il prodotto e il danno subito.
Tuttavia, nel caso della vaccinazione contro il Covid-19, servirà dimostrare che la complicanza, come la trombosi, si è manifestata nel tempo immediatamente successivo all’assunzione del vaccino.