Daniela Santanchè verso mozione di sfiducia, le urla mentre lascia la Camera: "abbandonata" dalla maggioranza
Daniela Santanchè lasciata sola dalla maggioranza alla Camera: silenzio durante la discussione sulla mozione di sfiducia, grida contro la ministra
Daniela Santanchè abbandonata al suo destino dalla maggioranza? Durante la discussione sulla mozione di sfiducia contro la ministra rinviata a giudizio a gennaio con l’accusa di falso in bilancio nell’inchiesta Visibilia), i banchi di maggioranza e Governo erano semi-vuoti. Nessuno dei suoi ha preso la parola per difenderla. L’esponente di Fratelli d’Italia, dopo gli interventi dell’opposizione, ha lasciato la Camera tra le urla degli avversari: “Vergogna, vergogna“.
- Daniela Santanchè contro tutti
- Le grida "vergogna, vergogna"
- La previsione di Carlo Calenda
- La posizione degli italiani
- Le dichiarazioni degli esponenti della maggioranza, da Salvini a Ciriani
Daniela Santanchè contro tutti
La sensazione che Daniela Santanchè sia stata lasciata sola contro tutti, lunedì 10 febbraio, c’è nonostante le smentite della maggioranza, a partire dal ministro dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: “Nessun caso, è lunedì”.
Lui era tra i pochi – insieme al ministro del Sud Nello Musumeci e a un paio di segretari (Gemmato e Gava) – presenti durante la discussione sulla mozione di sfiducia contro l’esponente di FdI.
Fonte foto: ANSA
I deputati dei rispettivi partiti, Pd e M5s (ma anche quelli di Alleanza Verdi Sinistra hanno dato man forte), non hanno mancato di sottolineare il fuggi fuggi dei rappresentanti della maggioranza, assenti in blocco.
Le grida “vergogna, vergogna”
Daniela Santanchè è arrivata alla Camera dopo pranzo per assistere alla discussione della mozione di sfiducia nei suoi confronti, restando in silenzio.
Fonte foto: ANSA
Silenzio che ha indispettito l’opposizione, prima dell’uscita della stessa ministra accompagnata dalle urla “vergogna, vergogna!”.
Daniela Santanchè, in realtà, ha la facoltà di prendere la parola nel giorno in cui l’aula si riunirà per la votazione della mozione, che non è ancora stata calendarizzata: è inserita nel calendario della Camera della settimana (da martedì a venerdì), ma giovedì è prevista la convocazione del Parlamento in seduta comune e l’aula, tra i vari punti, deve licenziare il decreto Pnnr in scadenza.
La previsione di Carlo Calenda
Prima della discussione Carlo Calenda, leader di Azione, aveva anticipato sui social che i suoi voteranno la sfiducia, “perché crediamo che non possa essere ministra e che non sarebbe mai dovuto diventarla”, aggiungendo però che secondo lui “la sfiducia verrà respinta e il Governo uscirà rafforzato dal voto del Parlamento, potendo respingere ogni richiesta di dimissione presente e futura. Non è questo il modo di fare opposizione”.
La posizione degli italiani
Dall’altra parte c’è il pensiero degli italiani.
Secondo un sondaggio di YouTrend per Sky Tg24, infatti, il 71% degli intervistati ritiene che Daniela Santanchè dovrebbe dimettersi per il rinvio a giudizio sul caso Visibilia.
Per il 58% degli elettori di FdI sarebbe opportuno il passo indietro (si sale al 64% tra quelli della Lega, 63% tra quelli di Forza Italia).
Le dichiarazioni degli esponenti della maggioranza, da Salvini a Ciriani
Matteo Salvini, leader della Lega ripreso da Radiocor, ha dichiarato che Daniela Santanchè non dovrebbe dimettersi perché “uno è colpevole se è condannato in tre gradi di giudizio. Non vedo perché uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio”.
Luca Ciriani, ministro per i Rapporti col Parlamento, dopo la discussione ha spiegato che “oggi è lunedì e non c’erano molti in Aula, neanche dall’altra parte. La replica della ministra ci sarà il giorno del voto e quel giorno saremo tutti pronti. La maggioranza interverrà? Certo, ci sono le dichiarazioni di voto…”, riporta Adnkronos.
E ancora Fabio Rampelli, presidente di turno della Camera in quota FdI: “È una notizia il fatto che di lunedì per una discussione generale c’era poca presenza in Aula? C’era il pienone rispetto agli altri lunedì? Siamo assolutamente nella norma, poi quando si proseguirà, e ci saranno le dichiarazioni di voto, con tutta probabilità il ministro interverrà, e ci saranno tutti i deputati”.
