Daniela Santanchè verso le dimissioni? L'annuncio della ministra del Turismo: quando deciderà cosa fare
Daniela Santanchè, difendendosi alla Camera dalla mozione di sfiducia, ha rivelato quando valuterà la possibilità di dare le dimissioni
Daniela Santanchè si è difesa in aula, alla Camera, dalla mozione di sfiducia avanzata dall’opposizione che spinge affinché si dimetta dalla carica di ministra del Turismo dopo il suo coinvolgimento in diversi procedimenti giudiziari. “Valutare le dimissioni? Lo farò dopo l’udienza preliminare di marzo con me stessa, ma senza nessuna costrizione o paventati ricatti, solo rispetto per il governo, per l’amore che ho per il mio partito, dove certo non vorrò mai diventare un problema, ma essere una risorsa”, ha dichiarato la ministra.
- Daniela Santanchè valuterà le dimissioni il prossimo mese
- La difesa alla Camera: "Da me massima trasparenza"
- Accusa di truffa per la cassa integrazione: "Fiducia nella magistratura"
Daniela Santanchè valuterà le dimissioni il prossimo mese
La mozione di sfiducia discussa alla Camera è stata presentata dal Movimento 5 Stelle e appoggiata dal Partito democratico e da Alleanza Verdi e Sinistra dopo il suo rinvio a giudizio per falso in bilancio nell’inchiesta sulla società Visibilia.
Per la ministra i guai giudiziari potrebbero aumentare tra pochi giorni. Infatti resta in bilico la sua posizione per il procedimento in cui rischia il processo di truffa all’Inps. Qualora dovesse arrivare il rinvio a giudizio, valuterà se dare o meno le dimissioni.
Fonte foto: ANSA
“Farò una riflessione da sola […] senza paventati ricatti o pressioni”, ha dichiarato Santanché che, dunque, apre all’ipotesi di lasciare la carica da ministra.
La difesa alla Camera: “Da me massima trasparenza”
Nel difendersi in aula, Santanchè ha sostenuto che da parte sue c’è “massima trasparenza” e che continuerà a rispettare il suo “impegno nei confronti della Costituzione, nel rispetto della magistratura ma anche dei principi fondamentali del nostro ordinamento”.
“Non intendo scappare, ma difendermi nel processo”, ha aggiunto. Inoltre ha precisato che la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione si riferisce a fatti precedenti al suo ruolo di governo.
“Non mi sento sola né nel governo né nella nostra Nazione, perché nella battaglia per il garantismo con me c’è la maggioranza degli italiani“, ha detto in aula.
Accusa di truffa per la cassa integrazione: “Fiducia nella magistratura”
Per quel che riguarda l’accusa di truffa per la cassa integrazione Covid, ha affermato che il suo coinvolgimento nella vicenda “si è limitato a decidere, come praticamente quasi la totalità delle aziende italiane, di accedere a tale beneficio a tutela della salvaguardia e dei posti di lavoro”.
“Comunque non toccherà a questo Parlamento decidere, io ho fiducia nella magistratura e vedremo il proseguo”, ha concluso la ministra rispondendo agli attacchi dell’opposizione.
