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Daniela Santanchè in Senato per il caso Visibilia-Report: "Non sono indagata, campagna d'odio contro di me"

La ministra del Turismo, Daniela Santanché, non si dimette: cosa ha detto nell'informativa al Senato dopo il caso Visibilia sollevato da Report

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“Una campagna di odio nei miei confronti”. Alle 15 di mercoledì 5 luglio la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha preso posto tra i banchi del Governo dell’aula di Palazzo Madama per fare un resoconto relativo alla sua attività di imprenditrice dopo le polemiche sollevate dall’inchiesta giornalistica di Report dopo i bilanci in rosso delle sue aziende, tra cui Visibilia, e i presunti debiti milionari con lo Stato.

Assente la premier Giorgia Meloni

Al Senato, tra i banchi del Governo, non c’era la premier Giorgia Meloni, impegnata in Polonia per il summit dei Conservatori.

Presenti, tra gli altri, il vicepremier Matteo Salvini (alcuni esponenti della Lega avevano attaccato la ministra).

daniela santanchè ministraFonte foto: ANSA
La ministra del Turismo, Daniela Santanché

Cosa ha detto Daniela Santanchè in Senato

Daniela Santanchè, in Senato, ha dichiarato che si è trovata al centro di “una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti“.

Poi, il tono si alza: “Non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia (…). Ho anche estratto il certificato dei carichi pendenti in cui risulta che non ci sono annotazioni per qualsivoglia procedimento nei miei confronti”.

Quindi l’attacco al quotidiano Domani: “Dice che sarei indagata, snocciolando dati, senza indicare nessuna fonte. O questo giornale mente sapendo di mentire, scegliendo proprio il giorno del mio intervento in Aula, per colpire un ministro del Governo. Oppure prendo in considerazione questa ipotesi, che ripete in piccolo vicende passate nella politica italiana: il Domani ha avuto notizia che io non ho e che nessuno potrebbe lecitamente avere”.

E ancora: “Se avessi ricevuto un avviso di garanzia ve lo avrei detto perché per me non sarebbe cambiato nulla rispetto a quanto sto per dirvi, né la fiducia nella magistratura, né sulla mia vicenda che, piaccia o non piaccia, non comporterà le mie dimissioni“.

Il passaggio sul figlio e su Giorgia Meloni

“Contro di me è in atto una strumentalizzazione politica. Sono qui per difendere il mio onore e quello di mio figlio. Sono qui per il rispetto che deve a questo luogo e ai cittadini che rappresentiamo”, ha aggiunto.

Dopodiché Daniela Santanché ha dichiarato: “Ringrazio per la solidarietà i ministri e la presidente del Consiglio”.

Nessun voto

Trattandosi di un’informativa non ci sono stati voti in Senato.

Gli eventuali sviluppi, anche giudiziari, potrebbero sfociare nella presentazione di una mozione di sfiducia da parte di una opposizione o delle opposizioni.

daniela-santanche-ministra-turismo Fonte foto: ANSA
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