Daniela Santanchè avrebbe noleggiato una Maserati e affittato una casa al Pantheon con i soldi di Visibilia
Nuovi particolari ullo scandalo finanziario che ha coinvolto Daniela Santanchè e Visibilia Editore Spa. Casa di lusso, Maserati e conti irregolari
Lo scandalo finanziario che ha travolto Daniela Santanchè e la società Visibilia Editore Spa si arricchisce di nuovi elementi. Mentre chiedeva sacrifici ai dipendenti e pazienza ai fornitori, la ministra non si sarebbe negata diversi lussi, come giri a bordo di una costosa Maserati e l’affitto di un appartamento in zona centrale a Roma. Il tutto utilizzando la Visibilia come una sorta di “portafogli” personale, mentre la società colava a picco.
- Il declino di Visibilia
- La Maserati della Santanchè
- Un'auto da 77mila euro
- La casa fronte Pantheon a Roma
Il declino di Visibilia
La caduta libera del gruppo Visibilia ha avvio quasi dieci anni fa, nel 2014, quando la società ha iniziato ad accumulare debiti.
Daniela Santanchè., in qualità di amministratrice unica di Visibilia Srl e presidente di Visibilia Editore Spa, è da ritenersi responsabile per i bilanci che presentavano irregolarità significative e un deficit occultato.
Daniela Santanchè aveva caricato i costi di noleggio della Maserati sul bilancio della Visibilia
Secondo la perizia affidata dai pm a Nicola Pecchiari, commercialista e docente alla Bocconi, da anni Visibilia Editore Spa aveva registrato perdite rilevanti e risultati negativi a livello di reddito operativo. Nonostante ciò, la Santanchè continuava a percepire emolumenti lordi pari a 130mila euro.
La Maserati della Santanchè
Oggi, la Santanchè chiede uno sconto del 33% sui debiti al fine di evitare il fallimento, ma in passato non si sarebbe preoccupata delle spese, secondo gli elementi che stanno emergendo.
Solo nel 2017, quando il suo autista fu fermato per aver bruciato un semaforo rosso a Milano, venne fuori il fatto che la Santanchè viaggiava su una Maserati.
Il costo della lussuosa auto e chi effettuava il pagamento è stato documentato da Il Fatto Quotidiano. Il 25 novembre 2014, l’imprenditrice e allora deputata di Forza Italia stipulò un contratto con la concessionaria ufficiale Ferrari-Maserati “Rosso Corsa” di Milano per l’acquisto di una Quattroporte My 2014.
Un’auto da 77mila euro
Il contratto di leasing prevedeva un costo di 77mila euro, da pagare in 48 rate, oltre a spese assicurative per 8.200 euro e una formula di assicurazione da 7.193 euro. A firmare il contratto era la signora Garnero Santanchè, ma a pagare era Visibilia Editore Spa.
Da tre anni, inoltre, la Santanché non ricopriva più la carica di ministra, ma il veicolo fu destinatario di un fermo amministrativo a causa dell’uso di sirena e lampeggianti abusivi.
La casa fronte Pantheon a Roma
Fra i tanti elementi dello scandalo finanziario vi sono anche altri contratti firmati dalla Santanchè, con addebito su Visibilia. Uno di questi riguarda l’affitto di un immobile in via della Rotonda 4, a Roma, utilizzato come redazione per la testata Ciak, rilevata dalla Mondadori di Berlusconi.
Il contratto prevedeva un canone annuo di 19.200 euro più 400 euro di spese, e venne registrato a nome della Santanchè il 21 ottobre 2019.
Tuttavia, dopo tre settimane, venne aggiunta un’appendice che consentiva alla Santanchè di sublocare l’immobile a Visibilia Editore Spa.