Daniela Cadeddu "massacrata a martellate nel sonno": l'esito dell'autopsia sul corpo della donna di Zeddiani
L'esame autoptico sul cadavere della donna uccisa in provincia di Oristano ha confermato la versione resa dall'ex marito agli inquirenti
Sono arrivate conferme dall’autopsia sul corpo di Daniela Cadeddu, la 51enne originaria di Cabras uccisa sabato 5 febbraio dal marito nella loro abitazione di Zeddiani, in provincia di Oristano, in Sardegna. Il dottor Roberto Demontis, dell’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Monserrato, che ha eseguito l’esame autoptico in circa cinque ore, ha rilevato che la donna è stata uccisa mentre dormiva.
Zeddiani e Cabras si sono strette attorno alla tragica vicenda, con le istituzioni locali che hanno denunciato l’ennesimo caso di femminicidio avvenuto tra le mura domestiche.
Daniela Cadeddu “massacrata a martellate nel sonno”: cosa è emerso
Daniela Cadeddu è stata massacrata nel sonno con almeno due martellate alla testa, secondo quanto si legge nel referto dell’esame. L’omicidio sarebbe avvenuto poco prima delle 7 del mattino. La donna non avrebbe avuto neanche il tempo di chiedere aiuto o cercare di fuggire. Il tutto sarebbe durato pochi istanti.
A denunciare l’accaduto è stato il responsabile stesso, Giorgio Meneghel, chiamando i Carabinieri pochi minuti dopo aver compiuto il gesto. “Ho ucciso mia moglie, venite subito”, avrebbe detto agli uomini dell’Arma.
Daniela Cadeddu, la confessione del delitto durante il primo interrogatorio
Subito intervenuti, i militari lo hanno trovato con i vestiti sporchi di sangue e lo hanno fermato, sospettando che potesse anche arrivare a togliersi la vita, visto lo stato di agitazione.
Il 53enne, agricoltore, ha confessato il delitto davanti al pm della Procura di Oristano Sara Ghiani dopo la telefonata. È stato fissato per martedì 8 febbraio l’interrogatorio di convalida dell’arresto, ora in carcere a Massama con l’accusa di omicidio volontario.
La casa dove è stato compiuto il femminicidio, in via Roma a Zeddiani.
Daniela Cadeddu “massacrata a martellate nel sonno”: i possibili moventi
Giorgio Meneghel e Daniela Cadeddu sarebbero stati separati da tempo, nonostante la decisione di continuare a vivere sotto lo stesso tempo, nella loro casa di via Roma a Zeddiani. I rapporti tra i due sarebbero sempre stati buoni, in base a quanto emerso anche dalle persone a loro vicine. Non è escluso un movente passionale: l’uomo potrebbe aver agito spinto dalla gelosia.
Secondo quanto è emerso, il 53enne avrebbe dichiarato agli inquirenti di vivere un momento difficile sotto il profilo economico e della salute, con numerosi debiti impossibili da estinguere. Anche la moglie avrebbe sofferto di alcune patologie, sempre secondo quanto avrebbe riferito l’agricoltore alle forze dell’ordine.