Dal campanile di San Marco a Venezia cadono pezzi di cemento armato, ma la Procuratoria smentisce
Alcuni pezzi di cemento armato sono caduti dal campanile di San Marco a Venezia: al via l'indagine sullo stato della cuspide della torre veneziana
Alcuni pezzi di cemento armato si sono staccati dalla cima del campanile di San Marco, a Venezia. “Non ci sono pericoli immediati” ha dichiarato l’architetto Mario Piana.
- Cosa è successo al campanile di San Marco a Venezia
- I rischi per il campanile di San Marco a Venezia
- L'indagine sul campanile di San Marco a Venezia
- L'ispezione col drone al campanile di San Marco nell'agosto 2022
- La smentita del proto della Basilica
Cosa è successo al campanile di San Marco a Venezia
I pezzi di cemento armato che si sono staccati dalla cima del campanile di San Marco a Venezia risalgono al 1902.
Come raccontato da ‘Il Gazzettino’, il materiale, ritenuto rivoluzionario in quell’epoca, fu usato nella ricostruzione del manufatto sull’intelaiatura interna della cuspide della torre.
Un’indagine sullo stato di salute del campanile di San Marco a Venezia è stata avviata dopo che dalla cima della torre veneziana si sono staccati alcuni pezzi di cemento armato.
I rischi per il campanile di San Marco a Venezia
La caduta di pezzi di cemento armato dalla cima del campanile di San Marco a Venezia non desterebbe particolari preoccupazioni, ad alcune ore dal via ufficiale del ticket d’ingresso nella città di Venezia nella giornata di giovedì 25 aprile.
L’architetto Mario Piana, proto della Procuratoria di San Marco, ha detto: “Non ci sono pericoli immediati o a medio termine, ma vogliamo raccogliere tutte le informazioni necessarie per progettare un intervento di consolidamento che metta al sicuro per altri 100 anni quel cemento armato realizzato all’inizio del Novecento”.
L’indagine sul campanile di San Marco a Venezia
Un’indagine specialistica sullo stato della cuspide del campanile di San Marco a Venezia è stato affidata allo studio Vitaliani.
L’ispezione col drone al campanile di San Marco nell’agosto 2022
Nell’agosto del 2022 una squadra del nucleo Sapr (Sistemi aeromobili pilotaggio remoto) aveva compiuto alcune verifiche sul campanile di san Marco a Venezia utilizzando un drone in dotazione ai Vigili del Fuoco. In quell’occasione erano stati esclusi problemi statici al campanile.
Stando a un’ipotesi riportata dall’agenzia ‘ANSA’ all’epoca, il giorno precedente una delle pareti sarebbe stata colpita da uno degli oggetti (sedie, tavolini, suppellettili) sollevati dal forte vento e qualche scheggia di mattone sarebbe caduta a terra.
Il Patriarcato di Venezia, dopo le verifiche tecniche compiute dalla Procuratoria di San Marco sul campanile di San Marco, aveva smentito la caduta di frammenti dalla torre a seguito degli eventi meteorologici.
La smentita del proto della Basilica
È arrivata nel pomeriggio la smentita dell’architetto Mario Piana, proto della Basilica di San Marco: “Non c’è nessun pericolo che cadano pezzi di calcestruzzo armato che forma tutta la parte superiore della cella campanaria, ricostruita negli anni successivi al 1902 quando il campanile crollò”.
Secondo l’architetto, come riportato da Repubblica, quella della caduta di cemento armato dal campanile è “una finta notizia allarmistica […] Non cade nessun pezzo dal campanile di San Marco, né cadrà nessun pezzo. Non c’è nessun pericolo né per chi va sul campanile, né per chi ci passa sotto”, ha poi concluso l’architetto.