Cyprien Sarrazin caduto a Bormio è in terapia intensiva, critiche all'Italia per la pista di discesa libera
Cyprien Sarrazin in terapia intensiva dopo una caduta sulla pista Stelvio di Bormio. Critiche sulla sicurezza da atleti come Allègre e Odermatt
La pista Stelvio di Bormio, da sempre un simbolo di sfida estrema nello sci alpino, è sotto accusa dopo gli incidenti verificatisi durante la seconda prova cronometrata della discesa libera maschile di Coppa del Mondo. Cyprien Sarrazin è stato vittima di una caduta impressionante: il francese ha riportato un ematoma cranico subdurale ed è ricoverato in terapia intensiva neurologica. Sarrazin è cosciente, ma le sue condizioni destano ancora preoccupazione.
La caduta di Cyprien Sarrazin
Come riporta Ansa, l’incidente di Cyprien Sarrazin è avvenuto venerdì 27 dicembre nel tratto finale della pista, quando, superando un dosso, è stato sbalzato in aria e ha impattato violentemente sulla neve prima di terminare la corsa contro le reti di protezione.
La prova è stata sospesa per oltre 25 minuti per consentire il soccorso del campione francese, trasportato in elicottero all’ospedale di Sondrio.
Cyprien Sarrazin
A pochi minuti di distanza, un altro grave incidente ha coinvolto l’azzurro Pietro Zazzi, caduto rovinosamente nella zona del Pian dell’Orso e soccorso con modalità simili.
Bormio nel mirino dei critici
La pista Stelvio di Bormio è una pista iconica, ma la sua fama è legata anche alla pericolosità.
In particolare la difficoltà tecnica e le condizioni del tracciato sono spesso considerate il massimo banco di prova per gli sciatori, ma gli incidenti di venerdì 27 dicembre hanno acceso un dibattito sulla necessità di modernizzare la preparazione del percorso.
La gara di discesa libera maschile è confermata per sabato 28, ma il clima rimane teso. E mentre il mondo dello sci aspetta notizie sulle condizioni di Sarrazin, cresce la pressione sulle autorità italiane e sulla Fis affinché affrontino le critiche e migliorino gli standard di sicurezza.
Le parole di Allègre e Odermatt
La gestione della pista Stelvio ha suscitato un coro di proteste da parte degli atleti. Nils Allègre, compagno di squadra di Sarrazin, non ha risparmiato parole dure: “Sono quarant’anni che qui si fanno cose pericolose. Questa pista è irrispettosa per gli atleti, soprattutto a un anno dalle Olimpiadi“.
Allègre ha denunciato l’irregolarità del fondo, caratterizzato da tratti ghiacciati alternati a neve più morbida, una condizione che rende estremamente difficile mantenere il controllo sugli sci.
Anche Marco Odermatt, leader della Coppa del Mondo, ha espresso preoccupazione: “Il fondo è troppo ondulato e imprevedibile. Diventa complicato dosare la pressione sugli sci”.