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Cuocere la pasta a fuoco spento, Giorgio Parisi (premio Nobel per la Fisica) su Facebook dà la sua ricetta

Il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi rilancia il dibattito sulla possibilità (o necessità) di cuocere la pasta a fuoco spento

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Ciclicamente il “dibattito” sul cuocere la pasta a fuoco spento si riapre. Questa volta a rilanciarlo è il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi con un post su Facebook. Un endorsement che arriva in un momento complicato per le forniture di gas, con la Russia che ha chiuso il Nord Stream 1 tagliando i rifornimenti per l’Europa.

Risparmiare gas cuocendo la pasta a fuoco spento

In un contesto del genere anche i piccoli gesti possono fare la differenza. Se si pensa alla quantità di pasta consumata ogni anno dagli italiani, forse anche spegnere il fornello (o tenerlo al minimo come suggerito da Parisi) per cuocere la pasta può aiutare a ridurre i consumi e il fabbisogno energetico nazionale.

D’altra parte, il governo è al lavoro proprio in questi giorni sulle misure da adottare per ridurre i consumi energetici durante l’autunno e l’inverno.

Il post condiviso dal premio Nobel Parisi

Il professore dell’università Sapienza ha condiviso su Facebook un post di Alessandro Busiri Vici in cui quest’ultimo afferma che la pasta si può cuocere tranquillamente spegnendo il gas due minuti dopo averla buttata. Secondo Alessandro Busiri Vici basta calcolare un minuto in più, tenere il coperchio durante la cottura e il gioco è fatto.

Cuocere la pasta a fuoco spento: cosa ha detto Parisi

Ma cosa ha detto il premio Nobel Parisi sulla possibilità di cuocere la pasta a fuoco spento? Giorgio Parisi ha aggiunto alcune righe di commento più “caute”, spiegando l’importanza fondamentale di tenere il coperchio sempre perché “il calore si perde moltissimo per evaporazione”.

A differenza del post da lui condiviso, Parisi spiega che lui per il momento ha tenuto il gas al minimo possibile. A proposito della cottura a fuoco spento, Parisi pensa che la pasta si cuocia lo stesso: “In fondo la pasta cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi”.

Perché si torna a parlare di cuocere la pasta a fuoco spento

Il tema della cottura “passiva” della pasta è tornato più volte d’attualità dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Molto tempo prima questa tecnica era stata illustrata dallo chef Elio Sironi e dal divulgatore scientifico Dario Bressanini.

I detrattori di questo metodo, invece, sostengono che molto dipende dal tipo di pentola utilizzata e vedono tra le difficoltà la necessità di aprire il coperchio per girare la pasta ed evitare che si incolli.

giorgio-parisi-cuocere-pasta-a-fuoco-spento Fonte foto: ANSA
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