Cuccioli di cane malati e senza microchip importati a Varese dall'est Europa: imbottiti di farmaci, due morti
Traffico di cani dall'est Europa: il proprietario di due negozi di animali nel Varesotto commerciava cuccioli alterando le certificazioni sanitarie
In provincia di Varese il titolare di due negozi di animali è stato denunciato per traffico internazionale di cuccioli provenienti dall’est Europa.
Alcuni degli animali erano affetti da parvovirus e versavano in gravi condizioni di salute. L’uomo gli somministrava farmaci per mascherare i sintomi. Ciò ha causato la morte di due cuccioli.
Tutti gli animali erano sprovvisti di microchip e di certificazioni sanitarie e vaccinali.
Fra le accuse, quella di non aver praticato vaccinazioni o di averle somministrate in modalità non compatibile con la specie e l’età degli animali.
A dieci cuccioli sarebbero stati somministrati farmaci in modo illecito e tale da causare lesioni e sofferenze.
A venire commercializzati illegalmente diversi cuccioli di spitz, king cavalier, chihuahua, maltese e barbone nano, che sarebbero stati strappati prematuramente alla madre e che sarebbero stati venduti con documenti falsi.
Durante le perquisizioni presso i negozi sono state rinvenute diverse confezioni di un farmaco previsto per l’uso umano e vietato per gli animali e, dunque, utilizzato illecitamente.
Le indagini sono state effettuate dai carabinieri forestali di Varese insieme al raggruppamento carabinieri Cites di Roma e alle stazioni di Busto Arsizio, Arcisate e Tradate.