Crollo del cantiere del supermercato a Firenze: recuperato il corpo del quarto operaio, ancora un disperso
Recuperato dalle macerie il corpo del quarto operaio morto nel crollo del cantiere del supermercato Esselunga di Firenze: continuano le ricerche
Il corpo della quarta vittima del crollo del cantiere del supermercato Esselunga a Firenze è stata recuperata nelle prime ore di sabato 17 febbraio. Rimane ancora un disperso, ma secondo quanto riferito dallo stesso presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, le speranze di trovare altri operai vivi sotto le macerie sono “ridotte al lumicino” e il bilancio sembra destinato ad aggravarsi.
- Le ricerche degli operai
- Le condizioni dei superstiti del crollo del cantiere
- Le indagini sul crollo del supermercato Esselunga
- Le testimonianze
- La giornata di lutto
Le ricerche degli operai
Le ricerche del nucleo Usar dei vigili del fuoco proseguono per individuare segni di vita dell’ultimo operaio disperso. Le operazioni delle squadre di soccorritori sono andate avanti per tutta la giornata di venerdì 16 febbraio, quando intorno alle 8.50 una trave del cantiere del supermercato Esselunga in costruzione nella periferia di Firenze ha ceduto, facendo crollare il solaio che si è abbattuto su una squadra di 8 operai.
Il cedimento avrebbe riguardato una trave di cemento al quarto piano della struttura in costruzione, già collocata prima, generando una serie di crolli a catena che hanno travolto i lavoratori, facendoli finire nel seminterrato.
Una fase delle operazioni di ricerca degli operai nel cantiere crollato
Le condizioni dei superstiti del crollo del cantiere
A fare il punto sulle condizioni dei tre superstiti è stato lo stesso Governato Giani: “La situazione è questa: noi abbiamo tre persone che non sono state coinvolte dal crollo degli inerti quindi sono stati presi e portati a Careggi, e su loro non c’è pericolo di vita” ha riferito il presidente della Regione.
I feriti ricoverati all’ospedale Careggi sono tre operai di nazionalità romena, Teodor D. di 37 anni, Gheorghe C., 48 anni e Kristinel S., 51 anni. Al momento sarebbe stata nota l’identità soltanto di una delle vittime, Luigi Coclite, 60enne originario di Teramo e residente a Collesalvetti, in provincia di Livorno.
Le indagini sul crollo del supermercato Esselunga
Sul crollo del cantiere del supermercato Esselunga la procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo. Il procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia ha svolto un sopralluogo di circa due ore e mezza insieme al pm di turno d’urgenza Francesco Sottosanti. L’ipotesi è che abbia ceduto una trave o un dente di pilone.
Il cantiere è stato posto sotto sequestro ei tecnici Asl hanno ascoltato il personale al lavoro nell’area in costruzione. Dal cartello esposto ai limiti del cantiere, l’impresa esecutrice dei lavori risulterebbe l’Aep Attività Edilizie Pavesi, con sede a Pieve del Cairo (Pavia). Tuttavia, secondo quanto appreso da fonte sindacale, la costruzione del nuovo supermercato sta impegnando oltre 30 aziende in subappalto.
Le testimonianze
Ad assistere al disastro alcuni tra i residenti del vicinato in via Mariti, alla periferia di Firenze, nei pressi dell’area dell’ex panificio militare.
“Ero seduta nel mio salotto, che si affaccia sul cantiere, quando a un certo punto ho sentito un rumore e ho visto che era crollato un solaio e ho visto alzarsi una nuvola di polvere e alcuni operai correre in direzione del crollo”: è la testimonianza all’Ansa di Miriam, che abita non lontano dal cantiere e che ha praticamente visto il crollo in diretta.
Alcune persone hanno descritto il rumore dello schianto come “una bomba“: “Ero in casa, stavo facendo una doccia – ha raccontato un residente del quartiere a Repubblica – Ho sentito questo rumore fortissimo e sono corso fuori a vedere. Si sentivano le grida degli operai che chiedevano aiuto”.
Tra le testimonianze anche le parole commosse di Ludiana Tamanti, titolare 27enne del bar Manzoni vicino al cantiere: “Venivano qui ogni mattina, erano marocchini e palestinesi, persone eccezionali, non parlavano italiano. Non si può morire così giovani sul lavoro. È una vergogna”.
La giornata di lutto
Per la giornata di sabato 17 febbraio è stato proclamato il lutto per tutta la Toscana dal presidente Giani per “per stringerci tutti al dolore delle famiglie” delle vittime.
Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha proclamato per la stessa giornata il lutto cittadino a partire dalle 15 con “almeno un minuto di silenzio”.
Cordoglio dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dalla premier Giorgia Meloni, che ha affermato di seguire “con apprensione l’evolversi della situazione”.
I sindacati hanno proclamato uno sciopero regionale di due ore, mentre per il 21 febbraio è stata indetta un’astensione dal lavoro a livello nazionale.