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Cristina Chiabotto e la legge "salva suicidi", il filo tra l'ex Miss Italia e l'operaio licenziato a Bergamo

Cosa accomuna Cristina Chiabotto e un operaio di Bergamo che ha perso tutto? I dettagli sulla Legge n. 3/2012, nota anche come legge "salva suicidi"

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Grazie alla leggesalva suicidi”, un operaio 50enne di Bergamo ha ottenuto la cancellazione di un debito di circa 100 mila euro che, dopo essere stato licenziato, non era in grado di pagare. Il caso, inevitabilmente, ricorda la vicenda che vide protagonista la modella Cristina Chiabotto. Nel 2019 anche l’ex Miss Italia fece ricorso alla legge dopo aver contratto un debito di oltre 2 milioni di euro con il Fisco.

La legge “salva suicidi” e il caso dell’operaio di Bergamo

Per comprendere perché Cristina Chiabotto ha potuto far appello alla legge “salva suicidi” dobbiamo innanzitutto far riferimento a una storia più recente: quella di un ex operaio che aveva deciso di farla finita.

L’uomo, un cinquantenne di Bergamo, era stato licenziato dall’azienda per la quale lavorava, che stava vivendo un momento di crisi.

cristina chiabotto legge salva suicidiFonte foto: ANSA

Cristina Chiabotto durante la cena di gala Telethon nel 2019

Purtroppo, il licenziamento lo aveva ridotto sul lastrico: di era indebitato con la banca per più di 100mila euro, con la conseguenza di perdere la casa e di essere lasciato dalla compagna.

Costretto a vivere in auto, aveva deciso di suicidarsi

Per fortuna, prima dell’estremo gesto, il Tribunale di Bergamo ha applicato la cosiddetta legge “salva suicidi”, la L. n. 3/2012.

Il caso di Cristina Chiabotto

L’applicazione della legge “salva suicidi”, in sostanza, ha permesso la cancellazione del debito.

Ma cosa accomuna la storia di questo ex operaio di Bergamo e Cristina Chiabotto?

Ebbene, la legge “salva suicidi” non fa distinzioni di reddito, e anche la modella e showgirl, in passato, ne ha beneficiato. La legge in questione serve infatti a dare aiuto ai cittadini in crisi da sovraindebitamento, indipendentemente dal reddito.

L’ex Miss Italia, in dettaglio, nel 2019 aveva accumulato un debito che superava i 2,5 milioni di euro, a fronte di un reddito annuo di 250mila euro.

Un debito che, dunque, è stato giudicato insostenibile grazie alla legge.

La decisione del Tribunale

La decisione del Tribunale di Ivrea ha liberato Cristina Chiabotto dal debito. La modella è stata costretta a vendere tre negozi, per un valore di circa 241mila euro.

Inoltre, la showgirl ha dovuto versare 9mila euro annui al Fisco.

La questione aveva sollevato diverse critiche da parte dell’opinione pubblica, critiche a cui la modella ha replicato affermando di aver agito in buona fede.

Stando al suo racconto, infatti, il debito milionario era stato contratto a causa di cattivi consigli fiscali forniti da sedicenti professionisti.

cristina-chiabotto-legge-salva-suicidi Fonte foto: IPA
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