Crisi di governo, retroscena Salvini-Di Maio: spunta una chiamata
"A settembre non ci arrivi, dobbiamo andare a votare", aveva detto Salvini al leader dei 5 Stelle
In attesa del discorso del premier Giuseppe Conte al Senato, spunta una telefonata avvenuta all’inizio della crisi di governo tra il leader della Lega Matteo Salvini e il leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio.
Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, la telefonata sarebbe stata citata dallo stesso ministro del Lavoro durante il suo incontro con i parlamentari. Qualcuno ha anche ironizzato sul fatto che Salvini non si sia più messo in contatto con gli alleati. “Invece di dire che ha il telefono acceso, lo usasse”, aveva ironizzato Stefano Buffagni dopo l’assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento.
La telefonata in questione però risale alla sera del 7 di agosto, quando Salvini era appena uscito dal suo colloquio con il premier Conte, durante il quale aveva chiesto di aprire la crisi di governo. In attesa che la notizia arrivasse al Presidente della Repubblica, la Lega aveva tenuto il MoVimento all’oscuro delle sue intenzioni. Almeno fino a quando Luigi Di Maio, scrive il quotidiano, non riceve un messaggio da Matteo Salvini e decide di richiamarlo.
“Ti rendi conto di quello che stai facendo?”, dice Di Maio, che teme l’aumento dell’Iva e il blocco di molti provvedimenti. “Sei sleale, hai tradito la mia fiducia sul piano umano e quella del Paese. Queste cose si pagano nella storia”. Salvini però sembra deciso: afferma che per lui è arrivato il momento di tornare al voto. Di Maio replica: “Decideranno gli italiani, ma tagliamo il numero dei parlamentari, è una riforma storica, arriviamo almeno al 9 settembre per il taglio”. Salvini risponde secco: “A settembre non ci arrivi, dobbiamo andare a votare”.
Da quel momento i leader non si sarebbero più parlati, se non attraverso gli uomini più vicini a Giancarlo Giorgetti e i fedelissimi di Di Maio.