Consultazioni, secondo giorno: chi vuole un nuovo governo Conte
Con la seconda giornata di consultazioni emergono i nomi dei partiti di una possibile maggioranza nell'ipotesi di un Conte Ter
È terminato il giro di consultazioni della mattinata del 28 gennaio. Nel pomeriggio sono previsti gli incontri tra il presidente Sergio Mattarella e il gruppo della Camera di Leu, i gruppi parlamentari di Italia Viva e i gruppi parlamentari del Partito Democratico. Per delineare l’uscita dalla crisi di governo, il capo dello Stato ha ascoltto stamane il gruppo del Senato delle Autonomie e i rappresentanti dei gruppi Misti, di cui fanno parte anche i senatori di Liberi e uguali.
Le Autonomie pronte a un Conte Ter o a un governo politico europeista
“Abbiamo una preferenza per un eventuale Conte Ter. Abbiamo avuto una buona esperienza con Conte che ci ha sempre dato una mano. Pensiamo sia un punto di equilibrio tra tutti i partiti che formano questo governo e senza di lui è difficile avere una stabilità”, ha dichiarato dopo l’incontro Julia Unterberg del gruppo Per le Autonomie al Senato, come riporta l’Ansa.
In conferenza stampa ha sottolineato che “abbiamo confermato al presidente Mattarella il sostegno per qualsiasi formazione, purché sia fortemente europeista e abbia nel programma la tutela delle minoranze linquistiche e delle autonomie speciali. Il Paese non ha bisogno di una crisi. Si deve trovare una soluzione politica e non un governo tecnico”.
“Abbiamo manifestato al presidente Mattarella una generale preoccupazione per una crisi che non ci voleva. Come componente delle minoranze linguistiche auspico la formazione di un governo stabile con maggioranza solida. Per noi è essenziale che sia un governo europeistico con una sensibilità molto alta per le autonomie e le minoranze linguistiche”, ha fatto eco il deputato Manfred Schuullian, del gruppo Misto della Camera.
Senatori di Leu a favore di un Conte Ter senza Renzi e Italia Viva
“Abbiamo con molta chiarezza dato la nostra indicazione nel senso del presidente Conte: riteniamo indispensabile e necessario costruire intorno a lui e rinforzare la maggioranza, e certamente allargarla su temi molto chiari e per portare a compimento il Recovery fund. È necessario per il Paese che Conte possa continuare in Ue il lavoro importante che è stato fatto ed ha prodotto cambiamenti”, ha dichiarato Loredana De Petris (Leu) che ha partecipato alle consultazioni con il gruppo Misto del Senato.
“Il nostro giudizio sull’affidabilità di Iv è abbastanza critico. Non possiamo essere alla mercè di posizioni poco chiare e comprensibili e poco collegate all’azione di governo. Bisogna garantire la stabilità senza continue contrattazioni”, ha aggiunto.
Anche Pietro Grasso, segretario di Leu, si è recato al Colle. Al termine del vertice ha dichiarato, come riporta l’Ansa: “Questa crisi ha lo scopo di scompaginare il quadro politico e spaccare una maggioranza che ha dimostrato di lavorare bene. L’alleanza tra il Movimento Cinque Stelle, il Pd e Leu va difesa non solo per il presente ma per il futuro. Non consentiremo che i giochi dei prossimi giorni mettano in discussione questa prospettiva”.
+Europa e Radicali contro Conte Ter, sì a nuovo presidente europeista
Emma Bonino, in rappresentanza della quota Radicali e +Europa del gruppo Misto, ha dichiarato in conferenza stampa, al termine delle consultazioni di aver “manifestato al presidente Mattarella con chiarezza che non siamo disponibili a nessun tipo di continuità ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale presidente incaricato con un autorevole profilo europeista e riformatore con una maggioranza più ampia e pari a quella che nella Commissione Ue sostiene Ursula Von Der Leyen”.
Europeisti, Centro Democratico e Maie a favore del Conte Ter
Anche Bruno Tabacci, della componente Centro Democratico del gruppo Misto della Camera ha dichiarato che “serve una maggioranza stabile che guarda alla Ue. Un reincarico a Conte ci sembra necessario in quanto unico punto di equilibrio possibile in questa legislatura. Ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella che si è dimostrato capace di iniziative adeguate”.
“Abbiamo come punto di riferimento il premier Conte: per noi è l’unica soluzione per poter continuare ad andare avanti in questa legislatura”, ha sottolineato, come riporta l’Ansa, Ricardo Merlo, deputato del gruppo Misto in quota Maie.
“Un reincarico a Conte è necessario. In questa pandemia lui è già ‘up to date‘”, ha aggiunto Gregorio de Falco, celebre per la telefonata al comandante Schettino, che dalle file del M5s è passato al gruppo Misto della Camera in quota Europeisti.