Bersani: "Cosa consiglierei a Conte". Il duro attacco a Renzi
Pierluigi Bersani, ospite di Lilli Gruber a 'Otto e mezzo', ha fatto il punto sulla crisi di Governo. Queste le sue parole
“Bisogna convincere tutti che Conte, non essendo Roosevelt, è un punto di mediazione e di equilibrio non solo nel palazzo ma anche nel Paese. La gente pensa che non sia un politicante, ma che stia facendo il possibile”. Queste le parole di Pierluigi Bersani, ospite di Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo’ su La7.
“In questo momento – ha aggiunto l’ex segretario del Pd – smuovere una crisi, significa far venir giù una frana. Chi vuole fare i conti con Conte deve aspettare un attimo… deve trattenere lìorgasmo!”. “Renzi sta dicendo in questi giorni non voglio farlo cadere, voglio farlo muovere. È la stessa retorica che usò con Letta. Ma i rapporti di forza sono molto diversi”.
“È chiaro che voglia aprire una crisi e nel mirino ci sia Conte. Ma mi pare che giustamente Conte e il resto della maggioranza vedano con un certo carico di perplessità che il governo in carica vada da Mattarella a dirgli apriamo la crisi. Io non sono un ‘contiano’, questo non è governo perfetto. Ma in questo momento bisogna deporre le armi, c’è una difficoltà economica micidiale. Tra qualche mese faremo i conti politici”.
Bersani, consiglio a Conte
Alla domanda se Conte dovrebbe sfidare Renzi in Parlamento, Bersani ha detto: “Fossi io al posto di Conte non faccio la riedizione della scontro con Salvini; vado là, presento la mia mediazione e mi rivolgo al Parlamento per vedere se questa linea può essere raccolta. In Parlamento il Recovery ci va comunque. Se ci sarà una rottura nel Consiglio dei Ministri ci si va lo stesso con quel che c’è in termini di proposta”.
Bersani, l’attacco a Renzi
“Quando Renzi dice che bisogna prendere le risorse dal Mes… Questa è la prova del cinismo, è inaccettabile. Non puoi dire alla gente che non la stai curando abbastanza perché manca il Mes. Io sono anche favorevole al Mes ma non direi mai una vigliaccata del genere, perché non è vero, non è una questioni di soldi. Per fare un inferimiere ci vogliono 3 anni, per un anestesista ce ne vogliono 5”.
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