Crisi di governo, ultime notizie: Zingaretti e i 5 punti del Pd
Giuseppe Conte ha rassegnato ieri le proprie dimissioni di fronte al Senato. Oggi, alle 16, avranno inizio le consultazioni che continueranno domani
Giuseppe Conte ha rassegnato ieri le proprie dimissioni di fronte al Senato, sancendo la fine del governo gialloverde. Oggi, alle 16, avranno inizio le consultazioni che continueranno domani.
In seguito ai recenti risvolti, con la formale apertura della crisi, domani non avrà luogo l’esame della proposta di legge costituzionale sul taglio dei parlamentari. Nel frattempo, le forze politiche sono in agitazione, in cerca di una possibile soluzione.
Crisi di governo, i cinque punti elencati da Zingaretti
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha elencato i cinque punti sui quali discutere per la formazione di un nuovo governo: “Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori,con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”.
Zingaretti ha poi aggiunto al termine della direzione del partito: “Sono molto contento e molto soddisfatto per il livello di unità e compattezza che abbiamo trovato nella direzione del partito che per la prima volta dopo moltissimi anni ha votato dandomi un mandato all’unanimità. Noi siamo pronti per riferire al presidente Mattarella la nostra piena disponibilità a verificare le condizioni di un governo di svolta utile al paese”.
Crisi di governo, cosa dicono i capigruppi della Lega
I capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, secondo quanto riporta l’Ansa, hanno dichiarato: “La Lega è già tutta al lavoro per costruire l’Italia dei SÌ, fondata su un taglio di tasse per 10 milioni di cittadini, investimenti pubblici, infrastrutture, processi giusti e veloci, certezza della pena e bambini che tornano a nascere. Altri stanno pensando al governo dei NO e delle poltrone? Andiamo a elezioni e facciamo scegliere gli Italiani! Chi scappa dalle urne ha la coscienza sporca”.
Crisi di governo, cosa dicono i capigruppi del M5S
Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo M5S, hanno invece affermato: “Sono ore molto importanti per il futuro del nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle si affiderà alla volontà del presidente Sergio Mattarella che segnerà la strada da seguire dopo che Matteo Salvini ha aperto un’assurda crisi di governo in pieno agosto. Il MoVimento è unito e compatto intorno al capo politico Luigi Di Maio. Siamo un monolite. E adesso siamo concentrati sulle consultazioni”.
Renzi sul governo istituzionale e di legislatura
Ai microfoni di Radio Anch’io, stamattina Matteo Renzi ha detto la sua sulla formazione di un nuovo governo: “Mi pare che il Pd abbia una posizione molto chiara sul governo di legislatura. La mia proposta di governo istituzionale è stata rilanciata da alcuni, Bettini e altri, ma mi pare che Zingaretti abbia detto una cosa molto chiara. Ha detto: io ci sto se c’è un governo solido, forte, di ampio respiro. Questo però se la devono vedere il Pd e i 5 Stelle, io non sono più il segretario del Pd”. Poi ha precisato: “Credo che l’alternativa oggi non sia tra queste due cose, ma tra elezioni (un’ipotesi ancora in campo) o governo. Si tratta di scegliere”.