Cresce la tensione tra Cina e Taiwan: Pechino dispiega 9 aerei e 5 navi da guerra, cosa sta succedendo
Aumenta la tensione nello Stretto di Taiwan. 9 aerei e 5 navi da guerra di Pechino si muovono verso l’isola. Cosa sta succedendo tra i due Paesi?
Si muovono i mezzi militari di Pechino nei pressi di Taiwan. Il ministero della Difesa dell’isola lancia l’allarme: lo stretto è strettamente monitorato. Cresce la tensione tra Cina e Taiwan, mentre gli Stati Uniti cercano di mantenere il piede in due scarpe non sostenendo l’indipendenza dell’isola e al tempo stesso assicurandosi che abbia la capacità di difendersi in caso di attacco.
Cina avanza sullo Stretto di Taiwan
Lo Stretto di Taiwan è il punto più caldo del mondo. Dopo la guerra in Ucraina, la tensione tra Cina e Taiwan fa segnare una “x” sulla mappa dei futuri scontri. In questo clima di crescente tensione non mancano le provocazioni e le azioni al limite, come due navi che si sfiorano ed evitano per poco un incidente internazionale.
Nelle ultime 24 ore la Cina sta muovendo i propri mezzi militari nello Stretto di Taiwan. La portaerei Shandong apre le fila e a seguire una flotta di navi e aerei. Lo spostamento della Shandong è piuttosto raro e sembra essere maturato dopo il viaggio di Antony Blinken, segretario di Stato degli Stati Uniti, in Cina. Infatti Blinken ha ribadito ancora una volta che gli interessi americani non sono per uno scontro diretto, ma per il rispetto dello status quo. Un compromesso che la Cina non può accettare.
Il segretario di Stato USA Antony Blinken in viaggio in Cina
La risposta di Taipei
La risposta del ministero della Difesa di Taiwan non si è fatta attendere. Al dispiegamento delle forze cinesi nelle acque dello Stretto, anche l’isola ha reso noto di aver schierato navi, aerei e sistemi missilistici terresti.
In queste ore, mentre le acque si militarizzano, i media taiwanesi (che devono distrarsi dal caso dei bambini drogati nelle scuole) stanno diffondendo la notizia della nuova arma dell’isola: la nave d’assalto anfibio Yushan. Si tratta di una nuova nave da guerra, interamente sviluppata a Taiwan, che può trasportare rifornimento alle isole e compiere altre azioni di assistenza umanitaria.
Il piede in due scarpe degli USA
Gli Stati Uniti, con il viaggio del segretario di Stato Antony Blinken, hanno cercato di riaprire il dialogo con la Cina. Durante gli incontri il segretario di Stato ha voluto sottolineare come Washington “non sostiene l’indipendenza dell’isola”, ma allo stesso tempo si oppone a qualsiasi cambiamento unilaterale dello status quo, anche se si attiene alla politica “una sola Cina”.
Non per questo gli Stati Uniti smettono di essere degli alleati di Taiwan. Anzi, tutto il contrario. Non solo il presidente John Biden ha riacceso le polemiche definendo il presidente cinese un dittatore, ma una nave statunitense ha ripreso la propria missione di routine nello Stretto di Taiwan. Un esempio perfetto di come tenere il piede in due scarpe.