Covid, una vitamina dimezza il rischio di morte: il nuovo studio
Protegge dalle forme gravi della malattia e dimezza il rischio di morte: la vitamina "miracolosa" anti-Covid
Negli ultimi mesi gli esperti si sono interrogati su quali siano le sostanze in grado di ridurre il pericolo di contrarre il coronavirus o di sviluppare una forma grave della malattia. L’ultima scoperta arriva dalla Boston University School of Medicine, con uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Plos One” e riguarda una vitamina.
Si tratta della vitamina D: averne buoni livelli nel sangue, circa 30 nanogrammi per millilitro di plasma, è legato a una minore comparsa di complicanze da Covid-19 e riduce anche del 55% il rischio di morte.
La premessa della ricerca va ricercata in alcuni studi di popolazione effettuati nei mesi scorsi, che avevano indotto ad avanzare l’ipotesi dell’azione protettiva della vitamina D contro complicanze tipiche del Covid, dalla perdita di conoscenza all’ipossia, dall’eccesso di infiammazione ad alterazioni della risposta immunitaria fino anche al rischio di morte.
Così, gli scienziati hanno deciso di confrontare direttamente l’esito clinico di pazienti ricoverati per Covid e con deficit di vitamina D al momento del ricovero con l’esito di pazienti simili ma senza carenza vitaminica.
Dai dati è emerso che questi ultimi – i pazienti senza carenza vitaminica – avevano meno probabilità di ipossia e perdita di conoscenza, meno infiammazione e più linfociti; avevano inoltre un rischio di morte inferiore del 55%.
Il dottor Holick, a capo del team di ricerca, in un lavoro precedente aveva già dimostrato anche che livelli adeguati di vitamina D nel sangue riducono del 54% il rischio di infettarsi con il Sars-CoV-2 ma questo studio ha offerto basi più solide.
“Questo studio – ha spiegato Holick – fornisce una prova diretta che avere un buon livello plasmatico di vitamina D riduce le complicanze del Covid, inclusa la tempesta citochinica e da ultimo il rischio di morire per Covid-19″.
La conclusione del ricercatore è chiara: dato che “la carenza di vitamina D o anche una lieve insufficienza sono molto diffuse nel mondo tra bambini e adulti – ha concluso – specie nei mesi invernali, è prudente per ognuno assumere un integratore di vitamina D per ridurre il rischio di essere infettato e di avere complicanze in caso di Covid-19″. Particolarmente consigliata l’assunzione per gli uomini, che secondo gli ultimi studi sono i più colpiti, mentre si parla già di una nuova mutazione del virus in grado di resistere a gel e mascherine.