Variante Delta, Brusaferro mette in guardia: dove circola di più
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha fatto il punto sulla situazione coronavirus in Italia
“L’infezione sta crescendo in molti paesi europei e anche nel contesto italiano”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della consueta conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale sul coronavirus in Italia.
“Sono 3.845 i comuni in cui si rileva almeno un caso, quasi 900 comuni in più rispetto alla scorsa settimana. La circolazione del virus – ha sottolineato – è soprattutto nelle fasce più giovani tra 10 e 29 anni“.
“La mappa dell’Europa mostra sostanzialmente più Paesi che cominciano a cambiare colore: dal verde, una situazione contenuta, ad arancione e al rosso. Dalle curve vediamo che l’infezione e l’incidenza cresce in molti Paesi e anche nel contesto italiano sta crescendo, c’è una ricrescita in Italia”.
“In tutte le regioni, confrontando due periodi a 15 giorni, c’è una ricrescita dei nuovi casi e anche il colore dell’Italia si scurisce”, ha aggiunto.
“La rapida diffusione della variante Delta, ormai predominante – ha spiegato Brusaferro – è un dato atteso e coerente con i dati europei, che deve essere monitorato con grande attenzione”.
“È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che questo garantisce la migliore protezione”.
“Nel giro di un mese – ha aggiunto l’epidemiologo Gianni Rezza – bisognerà decidere chi vaccinare e in quali tempi con la terza dose: è una decisione che va meditata bene ma probabilmente le persone più fragili e immunodepresse avranno una terza dose ma non abbiamo ancora deciso quando”.
“Sulla terza dose – ha osservato – c’è indecisione perchè non ci sono ancora evidenze forti per poter dire che la faremo a tutti piuttosto che ad alcuni”.