Caso Report, l'accusa di Bassetti: "Quello non è servizio pubblico"
Il direttore del reparto di Malattie infettive del San Martino di Genova dice la sua sul servizio in merito ai vaccini andato in onda su Rai3
Continua a tenere banco il dibattito sul servizio “Non c’è due senza tre” mandato in onda su Rai 3 dalla trasmissione Report in tema vaccini anti-Covid. Dopo le accuse arrivate da più parti politiche all’indirizzo del conduttore Sigfrido Ranucci e la richiesta di interrogazione del Pd che ritengono il pezzo “un lungo compendio delle più irresponsabili tesi No vax e no Green Pass”, sul caso si è espresso anche uno dei volti più noti tra gli esperti alla ribalta durante la pandemia, Matteo Bassetti.
Interpellato da Adnkronos, il direttore del reparto di Malattie infettive del San Martino di Genova non ha apprezzato il lavoro dei giornalisti di Rai 3 esprimendo diverse perplessità sul contenuto del servizio, in cui si accendevano i riflettori sulla decisione dell’Aifa di autorizzare la somministrazione della dose intera del vaccino Moderna, anziché metà dose.
“Io ho visto un pezzo della trasmissione di ‘Report’ e non mi è per niente piaciuta nel senso che il servizio pubblico credo debba essere servizio pubblico e non mi pare che quello lo fosse” ha detto Bassetti.
“Il servizio pubblico deve essere dalla parte del Sistema sanitario e dei vaccini o dalla parte del confondere la gente?” si chiede l’infettivologo.
“Io credo – afferma – che la trasmissione di ieri abbia confuso la gente, non l’abbia aiutata, per cui credo che forse varrebbe la pena cambiare un po’ questo piglio e questo modo di fare sempre e solo trasmissioni inquisitorie e anche confondenti”.
“Intervistare solo una parte non mi pare sia il modo corretto: anche nei processi c’è il contraddittorio e mi pare che ad oggi le ‘procure’ abbiano sentito i consulenti di parte, ora bisognerà sentire anche quelli dall’altra parte” ha concluso Bassetti.