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Covid, terza dose: chi (non) deve farla. Il chiarimento di Rezza

Gianni Rezza ha chiarito che per la terza dose avranno la priorità le fasce più fragili

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Puntuale ogni venerdì il monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità ci informano sull’andamento della pandemia di Covid-19 in Italia. A margine della presentazione del report, sono intervenuti il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, che hanno commentato i dati del report.

Nella settimana dal 27 settembre al 3 ottobre, l’incidenza settimanale dei casi era di 34 ogni 100mila abitanti, in calo rispetto alla settimana precedente. Stabile anche l’indice Rt al di sotto della soglia epidemica di 1.

Brusaferro: “Curva decresce in tutte le fasce d’età”

Brusaferro ha dichiarato: “Nella mappa europea si iniziano a vedere molte zone verdi, e in Italia l’andamento della curva è molto controllato e la curva continua a decrescere ed in tutte le fasce d’età“, anche in quella inferiore ai 12 anni.

“Nella indagine flash – ha aggiunto Brusaferro – il 100% dei ceppi sequenziati in Italia si conferma della variante Delta“.

Rezza: “Controllo pandemia non solo grazie a vaccini ma anche a misure precauzionali”

Quanto alla campagna vaccinale, Rezza ha osservato che “c’è una tendenza buona che è conseguenza della campagna di vaccinazione. Ma bisogna continuare a mantenere la situazione sotto controllo in virtù delle graduali riaperture”.

Secondo Rezza, il contenimento della pandemia è dovuto non solo alle vaccinazioni, ma anche al rispetto delle misure precauzionali di distanziamento sociale e all’uso delle mascherine.

Terza dose, chi (non) deve farla

Infine, sulla terza dose, Rezza ha chiarito che probabilmente non tutti dovranno riceverla, ma solo specifiche categorie di persone. “L’orientamento in Italia – ha sottolineato Rezza – è quello di offrire il richiamo con la terza dose agli over 80 e alle persone nelle Rsa e agli operatori sanitari a partire da quelli over 60″, con la possibilità di estenderla a tutti i sanitari.

“Ma per il momento non si pensa – ha chiarito Rezza – a un richiamo universale su tutta la popolazione“.

Vaccino Sputnik e green pass, le due ipotesi

Quanto a coloro che hanno ricevuto dei vaccini non approvati dall’Ema, come ad esempio lo Sputnik, e che vorrebbero comunque ottenere il green pass, ci sono due ipotesi allo studio, ha spiegato Rezza:

  • effettuare una terza dose addizionale con un vaccino a mRna (Pfizer o Moderna);
  • riconoscere tout court i cicli vaccinali fatti all’estero.

Rezza ha assicurato che nei prossimi giorni sarà presa una decisione.

Covid, decreto riaperture cinema, discoteche, stadi: le nuove misure Fonte foto: ANSA
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