Covid, torna la paura in Europa. I Paesi a rischio
La pandemia di coronavirus torna a far tremare l'Europa. In alcuni Paesi si sono registrati nuovi picchi
La pandemia di coronavirus torna a far tremare l’Europa. Dopo un periodo di relativa tregua, scandito dalla nascita di frequenti ma contenuti focolai, gli incrementi giornalieri in alcuni Paesi tornano a far destare qualche preoccupazione. È il caso di Paesi come Spagna, Germania e Francia.
Coronavirus, la situazione in Spagna
L’incremento giornaliero dei contagi in Spagna è di 1.153, mentre i morti sono cinque, come riferisce La Vanguardia. Si tratta dell’aumento più alto dal 2 maggio, quando ci furono 1.178 nuovi contagi. Il totale dei casi sale quindi a 282.641, mentre quello delle vittime è 28.441.
Coronavirus, la situazione in Germania
Sono 684 infatti i nuovi casi rilevati dal Robert Koch Institut, mentre il fattore R0 si mantiene all’1,25. Il presidente del Robert Koch Institut, malgrado la curva si sia mantenuta costante nel corso della settimana e non abbia raggiunto livelli particolarmente allarmanti, ieri ha messo in guardia la Germania contro il pericolo di una seconda ondata, e si è detto “molto preoccupato“.
Coronavirus, la situazione in Francia
In Francia, dove qualche giorno fa si sono registrati 1130 nuovi casi in 24 ore, non si sta osservando una seconda ondata ma ma “non bisogna mollare”: questo è l’invito del ministro della Salute francese, Olivier Véran, intervistato da LCI. “Siamo in un contesto di proseguimento dell’epidemia più o meno forte a seconda dei Paesi e delle città coinvolte”, ha detto il ministro, con “focolai che emergono, c’è qualche segnale di allerta in provenienza da alcuni ospedali con una tendenza all’aumento del numero dei ricoveri”.
Coronavirus, la situazione in Italia
In Italia, invece, l’aumento di oggi è di 289 nuovi casi, in linea con il trend registrato nelle ultime settimane, al netto di un lieve incremento rispetto a ieri. Il totale in Italia sale a 246.776, di cui 12.616 attualmente positivi e 35.129 deceduti.
Coronavirus, l’allarme dell’Oms
Nel frattempo, l’Oms ha osservato che i giovani potrebbero provocare la nascita di nuovi focolai in Europa. Il capo di Oms Europa, come riporta l’Ansa, ha affermato: “Da padre di due figlie capisco che i giovani non vogliano perdersi l’estate, ma hanno una responsabilità verso loro stessi, i loro genitori, i loro nonni e le loro comunità”.