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Covid, Scanzi si vaccina tra le "riserve". Scoppia la polemica

Il giornalista Andrea Scanzi ha detto di essersi vaccinato perché iscritto alla lista dei "panchinari". Ma l'Asl apre un'inchiesta interna

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi, 47 anni, si è vaccinato contro il covid-19 ad Arezzo, ricevendo la prima dose del vaccino di AstraZeneca. Lo ha reso noto lo stesso giornalista sulla sua pagina Facebook, spiegando di averlo potuto fare in quanto inserito nella lista di riserva messa a disposizione dalla Regione Toscana. E sui social sono subito divampate le polemiche.

Inevitabili, dato la popolarità del personaggio e un tema delicato come le vaccinazioni anti covid. In tanti hanno accusato il giornalista di aver saltato la fila e di essere un raccomandato.

Scanzi ha spiegato di essersi vaccinato grazie alle recenti disposizioni del commissario Figliuolo, che permettono di vaccinare anche persone non aventi diritto nel caso avanzassero delle dosi a fine giornata.

“L’ho ripetuto spesso in questi giorni: se a fine serata avanza una dose di qualsiasi vaccino, non c’è nessuno che la vuole, non rubo il posto a nessuno e se non la accetto io viene buttata via, chiamatemi, che sia Pfizer, Moderna o AstraZeneca. Esattamente quello che mi è successo”, scrive Scanzi.

Il giornalista ha spiegato di essersi iscritto nella lista di riserva come “caregiver“, in quanto figlio unico di due genitori anziani.

Tra i commenti al suo post, c’è chi commenta così: “Guardi Scanzi, io la stimo molto come giornalista, ma che lei ora si presenti come un eroe che ha fatto da cavia, dato l’esempio e favorito addirittura la diffusione delle liste di attesa mi pare troppo”.

E un altro dice: “Ho chiamato oggi il numero verde e l’operatore mi ha detto che non esiste attualmente nessuna lista per la somministrazione delle dosi che andrebbero buttate e che attualmente chiamano solo quelli che hanno in lista di prenotazione a seconda dell’età e delle patologi”.

Scanzi si è vaccinato venerdì sera. Ma, secondo quanto ha chiarito la Regione Toscana ieri, “non risulta fra i 18.822 caregiver indicati dai 70.801 fragilissimi che si sono registrati sul portale in questi giorni”. E l’elenco dei riservisti non c’era ancora, dato che questa possibilità deve ancora essere attivata sulla piattaforma.

Dopo le critiche, il giornalista aretino ha scritto che avrebbe comunque potuto vaccinarsi, essendo figlio unico e caregiver familiare di due genitori anziani, grazie ad una ordinanza regionale. E di essersi iscritto alla lista di riserva “fino a ieri ‘solo’ verbale e non online”.

Intanto l’Asl aretina ha aperto un’inchiesta interna per capire se Scanzi abbia ricevuto una dose che poteva essere destinata ad altri. La Asl Sud est ha annunciato solo sabato, il giorno dopo il vaccino a Scanzi, di aver aperto elenchi di “panchinari”.

Stiamo facendo alcune indagini per capire se davvero ne avesse diritto”, ha detto a Il Tirreno la direttrice sanitaria Simona Dei. Inoltre, stando al racconto di Scanzi, sarebbe stato il responsabile di zona ad informarlo di una dose libera e a chiamarlo al centro vaccinale. “Ma a noi questo non risulta”, ha detto Dei.

Fonte foto: ANSA
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