Covid, un saturimetro in ogni casa: il consiglio di Richeldi
Non solo il termometro: nelle case degli italiani dovrebbe esserci sempre un saturimetro. Luca Richeldi spiega perché
Il termometro non è l’unico strumento che ognuno dovrebbe avere sempre in casa durante la lotta contro il coronavirus: secondo Luca Richeldi, direttore dell’Uoc di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma e componente del Comitato tecnico-scientifico sull’emergenza coronavirus, c’è un altro oggetto di cui non si può fare a meno.
Si tratta del saturimetro: “Per il rapporto costi-benefici – ha spiegato Richeldi ospite di SkyTg24 -, credo sia conveniente tenere in casa un saturimetro. Dovrebbe diventare come il termometro, tutti ne hanno uno in casa”.
Rispondendo alla domanda sull’utilità di avere un saturimetro in casa, Luca Richeldi ha spiegato che il coronavirus “colpisce i polmoni e diciamo che il primo allarme che ci dice che sia il caso di cercare aiuto in ospedale è quello di una diminuzione della saturazione dell’ossigeno, certamente sempre sotto controllo del proprio medico”.
“Il saturimetro – ha ricordato l’esperto – ci consente di comunicare al medico un elemento numerico in più che può essere prezioso”.
Cos’è il saturimetro e a cosa serve
Un saturimetro consente di misurare e tenere sotto controllo il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue. Allo stesso tempo, consente di misurare la frequenza cardiaca del paziente.
Funziona così: si accende, si inserisce il dito fino in fondo nell’apposito apparecchio, infine si attende qualche secondo per le letture di saturazione ossigeno e frequenza cardiaca.
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Fonte foto: Ansa