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Covid, risale l'età media dei contagiati: i dati del report Iss

I dati sul coronavirus in Italia nel monitoraggio settimanale Iss: indice Rt maggiore di 1 in 5 regioni, sale l'età media dei contagiati

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dopo un forte abbassamento nei mesi scorsi, nelle ultime due settimane l’età media dei casi diagnosticati di Covid-19 sta di nuovo aumentando ed è ora di circa 35 anni. In particolare, nel periodo tra il 24 agosto e il 6 settembre, le persone con una età maggiore di 50 anni sono circa il 28% dei casi. Queste erano poco più del 20% nelle due settimane precedenti. Sono questi i dati del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.

Secondo il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, l’aumento dell’età media dei contagiati “sta a significare un inizio di trasmissione intrafamiliare“.

“In un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità, ci sono ora segnali di una maggiore trasmissione sul territorio nazionale in ambito domiciliare/familiare con circolazione anche in persone con età più avanzata”, si legge nel rapporto.

Stando ai dati del monitoraggio,  i nuovi casi segnalati in Italia sono in aumento per la sesta settimana consecutiva,  con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 27.89 per 100.000 abitanti, in aumento rispetto al periodo dal 6 al 19 luglio.

La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale: risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati. Complessivamente i focolai attivi sono 2.280,  di cui 691 nuovi.

Monitoraggio Iss, la situazione negli ospedali

Il monitoraggio Iss rileva che in quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva rispetto alle due settimane di monitoraggio precedenti. A livello nazionale il tasso di occupazione in area medica è aumentato dall’1 al 2% mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva dal 2% al 3%, con valori superiori al 5% per alcune regioni.

“Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata – si legge nel documento – potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno”.

Monitoraggio Iss, indice Rt maggiore di 1 in 5 regioni

Leggero ma costante incremento dell’indice di trasmissione nazionale (Rt) che ha superato la soglia di 1 intorno al 16 agosto 2020. Nel periodo 20 agosto- 2 settembre l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1.14.

L’indice di trasmissibilità ha superato la soglia di 1 in 5 regioni e nella provincia autonoma di Trento. Il valore più alto a Trento con 1.58, seguono la Sardegna con 1,41, la Puglia 1,21, la Liguria con 1.13 e Friuli e Abruzzo con 1.02. Il valore più basso è stato registrato in Molise (0.27), poi il Lazio con 0,52.

Visto il peggioramento della situazione epidemiologica, secondo Rezza “è necessario continuare a mantenere comportamenti prudenti, distanziamento sociale, soprattutto attenzione agli assembramenti, mascherine in luogo pubblico e una sana e accurata igiene delle mani”.

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