Vaccini covid, nuovo carico arrivato: respirano le Regioni
Nuovo picco nelle vaccinazioni in Italia, ma è allarme sui tempi incerti delle consegne. Arrivate 1 milione e 300 mila dosi di AstraZeneca
Nuovo record per la campagna vaccinale anti covid in Italia, con oltre 282mila dosi somministrate nella giornata di mercoledì. Un dato vicino all’obiettivo di 300mila fissato nel piano del commissario Figliuolo per fine mese. Ma è allarme per i ritardi nelle forniture delle dosi.
All’aeroporto militare di Pratica di Mare è arrivato questa mattina il carico di vaccini AstraZeneca atteso da giorni: 1 milione e 300 mila dosi che saranno distribuiti nelle prossime ore in tutta Italia, a cominciare da circa 200mila dosi destinate al Lazio.
Proprio le mancate forniture del vaccino anglo-svedese stanno mettendo in difficoltà le Regioni. Possono quindi trarre un sospiro di sollievo le Regioni, come Lazio e Veneto, che avevano quasi finito le scorte e temevano di dover rallentare o arrestare la somministrazione dei vaccini.
“Come dimostrato, l’approvvigionamento dei vaccini continua a pieno regime: stiamo lavorando pancia a terra, Difesa, Protezione civile, ASL regionali, per arrivare a vaccinare 500.000 persone al giorno”, ha detto a Radio 24 il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè.
Vaccini, l’allarme delle Regioni
“Oggi si vaccina poco o niente, solo i richiami. Abbiamo in magazzino solo Pfizer. Saranno utilizzate le 83mila dosi rimanenti e per domenica finiranno”, aveva detto ieri il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Stessa situazione nel Lazio, con l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che aveva parlato di un rischio stop se la nuova consegna non fosse arrivata entro sabato. Anche Friuli Venezia Giulia, Umbria e Puglia hanno rischiato di doversi fermare.
“Noi potremmo triplicare le dosi dei vaccini, c’è un piano, ma le case farmaceutiche hanno destato grandi preoccupazione. Il problema più grande è quello dei richiami”, ha detto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
A rassicurare i governatori ci aveva pensato il commissario straordinario all’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo: “A brevissimo avremo un’alta disponibilità di vaccini. Daremo fiato alle trombe”. Fissando a 500mila vaccinazioni al giorno l’obiettivo da raggiungere entro fine aprile.
Vaccini, le consegne attese
Il piano del commissario rischia però di rimanere in parte sulla carta a causa dei ritardi nelle consegne delle scorte. Ad aprile è previsto l’arrivo di 8 milioni di dosi, poco più della metà di quelle previste nella road map iniziale. Oltre a quelle arrivate in questi giorni (1 milione di dosi Pfizer e 500 mila Moderna).
A preoccupare inoltre sono i tempi incerti nella consegna delle scorte, che potrebbero far rallentare la somministrazione delle dosi.
Si attende anche l’arrivo del vaccino monodose Johnson & Johnson, su cui il Lazio punta per avviare da metà mese le vaccinazioni nelle farmacie della fascia d’età 55-60 anni. Il problema è che non si sa ancora quante dosi arriveranno e quando.