Covid, quando arrivano i vaccini per i minorenni: l'ipotesi
L'immunologo Sergio Abrignani prevede per settembre l'arrivo dei vaccini anche per bambini e adolescenti
È uno degli ostacoli sulla strada dell’immunità di gregge per il Covid-19: i vaccini per i più giovani dai 16 anni in giù. Trascurati nelle prime fasi delle sperimentazioni cliniche, le case farmaceutiche hanno cominciato a testare anche i minorenni, dai 15 anni fino ai 6 mesi di età, per produrre un vaccino anti-coronavirus sicuro anche per i più piccoli. Per questo l’immunologo della Statale di Milano e componente del Cts, Sergio Abrignani ipotizza che le dosi per gli under 16 potrebbero arrivare già a settembre.
“Se arrivano le autorizzazioni dall’agenzia regolatoria, sì” ha dichiarato ai microfoni di “Che giorno è” su Rai Radio1, facendo il punto sulla campagna vaccinale anti-Covid-19.
“Gli studi clinici si stanno facendo anche nei giovani, nei ragazzi e nei bambini ed entro giugno – ha detto Abrignani – ci dovrebbero essere i primi dati su queste fasce di età, che per ora sono escluse dalla vaccinazione perché non esistono studi clinici. Quindi, siccome ci aspettiamo tutti che nella maggior parte dei casi” la reazione ai vaccini “avvenga come negli adulti, probabilmente a fine giugno avremo il via libera dall’agenzia regolatoria su bambini e ragazzi“.
I primi risultati dei trial clinici di Pfizer su adolescenti e bambini a marzo hanno attestato la sicurezza e l’efficacia del vaccino nella fascia 12-15 anni, a seguito dei quali sono stati avviati i test anche sui più piccoli di età compresa tra i 5 e gli 11 anni per poi passare ai 5-2 anni, fino ai 6 mesi.
Allo stesso modo si sono mosse anche le altre multinazionali Moderna, Johnson&Johnson e AstraZeneca, che però ha dovuto sospendere momentaneamente gli studi dopo gli episodi di trombosi rare avvenute successivamente alle iniezioni.