Covid, progettato un farmaco "esca" per neutralizzare le varianti e ogni forma di coronavirus: come funziona
Messo a punto negli Stati Uniti un nuovo farmaco contro il Covid e le sue mutazioni: sarebbe potenzialmente efficace anche su altre infezioni da coronavirus
Un team di scienziati statunitensi guidato dal Dana-Farber Cancer Institute di Boston avrebbe creato un nuovo farmaco contro il Covid capace di curare non solo la malattia provocata dalle diverse varianti, ma anche quella legata alle altre infezioni da coronavirus. È quanto si evince da un articolo pubblicato sulla rivista ‘Science Advances’. La medicina, ancora sperimentale, è denominata con la sigla DF-COV-01.
L’équipe che ha preso parte al progetto di ricerca è composta dagli esperti del Massachusetts General Hospital Vaccine and Immunotherapy Center, della Boston University Aram Chobanian & Edward Avedisian School of Medicine, del National Emerging Infectious Disease Laboratory della Boston University, della Colorado State University e del Boston Children’s Hospital.
Come funziona il farmaco
Stando a quanto emerso durante lo studio, come riportato da ‘Adnkronos’ il nuovo farmaco messo a punto funziona come una particolare “esca” in grado di attirare verso di sé il pericoloso patogeno. Dopo averlo bloccato, lo disattiva prima che la proteina Spike riesca a legarsi al recettore delle cellule bersaglio, l’Ace2.
Gruppo di scienziati al lavoro in laboratorio
Indipendentemente dalla variante del Covid, il meccanismo antivirale agisce sempre nello stesso modo. Un importante passo in avanti, se confermato nei successivi esperimenti della fase clinica, in quanto gli anticorpi monoclonali non aggiornati starebbero perdendo la loro efficacia con l’emergere delle nuove mutazioni di Sars-CoV-2.
Il principio attivo
Con DF-COV-01, il cui principio è stato progettato per restare attivo nell’organismo e sfruttare quindi il naturale “istinto di sopravvivenza” del virus, la proteina Spike delle varianti che oggi sfuggono agli anticorpi monoclonali perderebbe la sua capacità di infettare.
In altre parole, l’agente patogeno verrebbe neutralizzato dall’esca imprimendo un cambiamento irreversibile alla struttura virale.
Nel corso della ricerca in laboratorio gli scienziati si sono per questo concentrati sulle caratteristiche molecolari che rendono le esche Ace2 particolarmente efficaci e persistenti all’interno dell’organismo, e le hanno applicate alla costruzione del farmaco.
L’utilità del farmaco oltre il Covid
Secondo il team di esperti, DF-COV-01 oltre ad essere potenzialmente efficace contro le mutazioni del virus Sars-CoV-2, potrebbe rivelarsi utile anche per trattare nuove forme di coronavirus che potrebbero in futuro emergere minacciando nuovamente l’essere umano.
Allo stato attuale il farmaco non è ancora stato testato su alcun soggetto, ma gli studi preclinici necessari per l’approvazione delle fasi sperimentali sono in corso con l’obiettivo di portare avanti rapidamente la ricerca e trovare riscontri pratici sull’uomo.