Covid, Pregliasco: "Così si giocherà il destino di un'invernata"
I dati epidemiologici sono in miglioramento ma per Pregliasco è presto per dire che in Italia la situazione sia a buon punto
L’ultimo monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità ha rilevato che la pandemia di Covid-19 in Italia è in decrescita: sono in calo sia l’indice Rt che l’incidenza. Dati che permettono di guardare con ottimismo alla situazione attuale, ma non è detto che resti tale. All’Adnkronos Salute, il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco ha detto che “è ancora presto” per dire che nel nostro Paese le cose vanno meglio che nel Regno Unito, dove i casi sono circa dieci volte di più.
Covid, Pregliasco: “Italia meglio di Regno Unito? Presto per dirlo”
Nel Regno Unito, i casi giornalieri sono in media 30mila, mentre in Italia l’ultimo bollettino registra un incremento di 3.797 contagi. Anche i dati sui decessi sono molto diversi: nell’ordine delle centinaia nel Regno Unito, in media una cinquantina al giorno da noi.
Ma per Pregliasco questi dati non sono sufficienti a tirare un sospiro di sollievo: “Quando ci saranno gli sbalzi termici, quando il lavoro in presenza prenderà più piede, quando sarà passato un po’ di tempo dall’apertura delle scuole, lì si giocherà il destino di un’invernata“.
Ogni Paese rappresenta un contesto a sé, in quanto la pandemia è stata affrontata in modi diversi. Per Pregliasco, “la nostra scelta precauzionale con più chiusure ha fatto sì che siamo riusciti a tenere un po’ più bassa la diffusione del virus. Abbiamo avuto delle azioni di mitigazioni più efficaci”.
“Gli inglesi hanno aperto prima – ha osservato il virologo – sono stati più temerari. Ed è chiaro che, ancora adesso, ogni contatto interumano rappresenta una probabilità di infezione”.
Capienza cinema e teatri, Sileri: “I tempi sono maturi”. Parte la petizione
Nel frattempo, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha suggerito, durante Timeline di SkyTg24, che “i tempi siano maturi per andare incontro ad un ampliamento” per quanto riguarda la capienza in teatri e cinema. Una svolta sicuramente auspicata dagli artisti e dal settore dello spettacolo, fortemente compromesso dalla pandemia.
A questo proposito, come riporta l’Ansa, la Società Italiana degli Autori ed Editori ha lanciato una petizione per sollecitare il governo ad aumentare la capienza di cinema, teatri e spazi per concerti. Alla petizione hanno aderito molti volti noti dello spettacolo, come Accorsi, Amoroso, Baglioni, Barbagallo, Caccamo, Caselli, Cheope, Fiorello, Hunt, Mannoia, Özpetek, Paoli, Piovani, Purgatori, Ramazzotti, Renis, Scamarcio, Verdone.