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Obbligo vaccinale e ritorno misure: parla Speranza, Salvini reagisce

Roberto Speranza illustra i temi del G20 dei Ministri della Salute e fa il punto sulla pandemia Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Momento stratosferico” per l’Italia, “occhi del mondo addosso”, “cosa enorme”: sono le parole di Roberto Speranza, intervistato dal Corriere della Sera, in merito al G20 che lui stesso presiederà in Campidoglio domenica 5 e lunedì 6 settembre. “Io cerco sempre di restare umile, ma è un appuntamento davvero importante. Puntiamo a firmare il ”Patto di Roma” per vaccinare gli abitanti del mondo intero”, aggiunge con evidente soddisfazione il Ministro della Salute.

Uno dei punti cruciali del summit è proprio il tema dei Paesi più ricchi che si dovranno organizzare per esportare la campagna vaccinale in tutto il globo, soprattutto nelle zone più povere e remote del pianeta. Una sfida per nulla semplice ma necessaria, sottolinea Speranza che ricorda che “nessuno si salva da solo e il vaccino è l’arma che abbiamo”.

Al CorSera, quando gli si domanda quando si uscirà definitivamente dall’incubo Covid, preferisce non dare alcuna data, anche se prende a prestito le opinioni del virologo della Casa Bianca: “Fauci ha detto nel 2023… Dipenderà dalla nostra capacità di vaccinare tutto il mondo”.

Capitolo obbligo vaccinale: il tema è diventato preponderante e incandescente dopo la netta e favorevole presa di posizione del premier Mario Draghi. Speranza plaude all’ex numero uno della Bce: “Ho molto apprezzato la forza e il rigore con cui ha scelto di puntare tutte le nostre fiches sulla campagna vaccinale”.

Il problema è che la Lega, forza della maggioranza, non è per nulla d’accordo con la linea dettata da Draghi. C’è chi già scommette su un terremoto che coinvolgerà l’esecutivo. Davvero può saltare il governo? “Non esiste proprio, occupiamoci di cose serie”, taglia corto il Ministro.

Sempre in merito all’obbligo vaccinale, Speranza ha le idee chiarissime e spiega che la volontà è quella di procedere anche laddove non dovesse arrivare l’ok dell’Agenzia europea del farmaco: “Il passaggio dell’Ema renderebbe tutto più facile, ma i vaccini sono già sicuri e quindi si può fare anche senza, come è stato per il personale sanitario. Un governo ha sempre un margine di scelta”. Tempistiche? “Si valuterà col passare delle settimane”.

In Europa e nell’occidente in generale, nessun Paese per il momento ha imposto l’obbligo per tutta la cittadinanza. Il fatto è stato sottolineato da Salvini a più non posso. Speranza, però, vede la vicenda come un’opportunità: “Siamo stati i primi sull’obbligo per i sanitari e poi la Francia e numerosi altri Paesi ci hanno seguito. L’obbligo non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura”.

Con la fine dell’estate e la ripresa a pieno ritmo della scuola e delle attività lavorative, si prevede un aumento di contagi. Per il Ministro la strada da percorrere per scongiurare nuove restrizioni è una sola: “Il vaccino è lo strumento per evitare nuove misure restrittive”.

Quali sono i parametri che verranno seguiti per far scattare l’obbligo? In che modo il governo deciderà come, quando e perché imporre la misura? “Il governo – risponde Speranza – terrà conto del quadro epidemiologico e delle ospedalizzazioni, con particolare attenzione alle terapie intensive e al numero dei decessi, la cosa più drammatica. Questi dati si incroceranno con la percentuale di vaccinati”.

Qualche numero relativo alle soglie che porteranno alla vaccinazione obbligatoria? “Non darei cifre che non abbiano un fondamento scientifico. La scelta si farà in base a una somma di fattori, tra cui la forza della variante. Potremmo trovarci in difficoltà anche con più del 90% di vaccinati, o al contrario non avere bisogno dell’obbligo pur senza raggiungere quella quota”.

Il Ministro torna a ribadire che il virus non ha smesso di circolare e diffondersi e o si “rafforza la campagna vaccinale” o si sarà “costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare le misure del passato”.

“Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione (l’obbligo vaccinale, ndr), certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo”, chiosa.

Salvini: “Speranza? preoccupazione eccessiva”

L’intervento di Speranza è stato commentato a stretto giro, come riferisce l’AdnKronos, da Salvini. “Quella di Speranza mi sembra una preoccupazione eccessiva, solo lui ne parla: come fai a parlare di lockdown il 5 settembre? Tornare ad allarmare, a preoccupare significa non fare un buon servizio al Paese”, ha dichiarato il segretario della Lega.

“Ci sono 40 milioni di italiani che si sono vaccinati, siamo tra i paesi più vaccinati d’Europa. Non penso che si arriverà a nessun obbligo perché la gente sta rispondendo volontariamente”, conclude Salvini.

Obbligo vaccinale, la mossa della Lega. Salvini non cede Fonte foto: ANSA
Obbligo vaccinale, la mossa della Lega. Salvini non cede
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