Covid, mix di anticorpi per prevenirlo: la richiesta di AstraZeneca
Potrebbe trattarsi del primo mix di anticorpi monoclonali a lunga durata d'azione a ricevere una "Eua" per la prevenzione del Covid-19
AstraZeneca ha presentato all’Agenzia americana del farmaco (Fda) la richiesta di autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) per AZD7442, una combinazione di anticorpi monoclonali a lunga durata d’azione (Laab), per la profilassi di Covid-19 in forma sintomatica. Come sottolineato dal gruppo farmaceutico, “se il via libera venisse concesso, AZD7442 sarebbe il primo Laab a ricevere un’Eua per la prevenzione di Covid-19”.
La comunicazione di AstraZeneca
Come riporta ‘Adnkronos’, AstraZeneca ha fatto sapere che il trattamento, a base di tixagevimab (AZD8895) e cilgavimab (AZD1061), “è il primo Laab con dati di fase 3 che dimostrano, rispetto a placebo, una riduzione statisticamente significativa del rischio di sviluppare la malattia Covid-19 sintomatica”.
La compagnia ha ricordato che i risultati dello studio ‘Provent’ indicano “una riduzione del 77% del rischio di sviluppare Covid-19 sintomatica” tra le persone trattate con il mix di monoclonali, rispetto a placebo. Secondo AstraZeneca, potenzialmente questa terapia potrebbe anche “offrire protezione a chi rischia di non sviluppare una risposta immunitaria adeguata dopo la vaccinazione” contro il Covid.
Mene Pangalos ha affermato: “Le popolazioni vulnerabili come gli immunocompromessi spesso non sono in grado di attivare una risposta protettiva dopo la vaccinazione e continuano a essere a rischio di sviluppare Covid-19. Siamo un passo più vicini a fornire un’opzione aggiuntiva, insieme ai vaccini, per aiutare a proteggere contro il Covid-19″.
I dati dello studio Provent sulla combinazione di monoclonali nella profilassi di Covid-19 pre-esposizione erano stati annunciati da AstraZeneca nel mese di agosto.
L’azienda ha evidenziato che “è importante sottolineare che la popolazione” coinvolta del trial “includeva persone con comorbilità e che potrebbero avere bisogno di una protezione aggiuntiva dall’infezione da Sars-CoV-2. Più del 75% dei partecipanti a Provent presentava comorbilità associate a un aumentato rischio di malattia grave o a una ridotta risposta immunitaria alla vaccinazione”.
Nell’analisi primaria dello studio sono stati rilevati 25 casi sintomatici di Covid, con una riduzione del 77% (95% intervallo di confidenza: 46-90) del rischio di svilupparlo per AZD7442 rispetto al placebo. Il trattamento è stato inoltre “ben tollerato”.
In una nota si legge che il mix di anticorpi è stato ottimizzato usando una tecnologia AZ di estensione dell’emivita, che ha triplicato la durata d’azione della combinazione rispetto ai monoclonali convenzionali. La richiesta di Eua sottoposta alla Fda comprende i risultati di sicurezza ed efficacia degli studi di fase 3 Provent, e di fase 1 ‘Storm’ e ‘Chaser’.
AstraZeneca ha rimarcato che i dati preliminari in vitro dimostrano anche che AZD7442 ha “un’ampia attività anti-Covid, e in particolare neutralizza le recenti varianti virali emergenti di Sars-CoV-2, comprese Delta e Mu”.
Novità su questo fronte sono attese “entro la fine dell’anno”.