Covid, "spostamenti limitati tra Regioni": l'ipotesi di Boccia
Il ministro Boccia non esclude la possibilità di limitare gli spostamenti tra Regioni, in vista di una nuova impennata di contagi da coronavirus
Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia è intervenuto su Radio Capital per commentare l’attuale situazione emergenziale in Italia, in merito all’epidemia di coronavirus, che ieri ha registrato una nuova impennata. Boccia non ha eliminato la possibilità di imporre nuovi limiti: “Le limitazioni di spostamento tra le Regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento. Dobbiamo difendere il lavoro e la salute a tutti i costi”.
Boccia ha precisato che “la mobilità tra le regioni deve essere salvaguardata, ma la situazione dovrà essere monitorata giorno per giorno. Appena c’è una spia che si accende bisogna intervenire”.
Il ministro Boccia non si è detto sorpreso dall’aumento di contagi, e ha osservato: “Le terapie intensive sono state rafforzate. Questi sono numeri diversi rispetto a quelli di aprile, anche se il virus c’è e bisogna conviverci. Come governo non fissiamo nessuna asticella“.
Giuseppe Ippolito, che al contrario non si aspettava un incremento così drastico dei contagi nel bollettino dell’8 ottobre, ha suggerito l’eventualità di soluzioni più stringenti per contenere la diffusione del coronavirus. Soluzioni che, se l’indice Rt non dovesse scendere al di sotto dell’1,5 per tre settimane di seguito, potrebbero tradursi in nuove chiusure di alcune attività.