Covid, la pillola arriva in Italia? La previsione di Guido Rasi (ex direttore Ema) e il monito sul Green pass
Il medico Guido Rasi, ex presidente dell'Agenzia europea per i medicinali, ha spiegato quando la pillola contro il virus di Pfizer arriverà in Italia
Guido Rasi, ospite nel contenitore di approfondimento Buongiorno, in onda su Sky Tg24, ha parlato di Green pass, terza dose, vaccini anti Covid per i bambini, variante Omicron e soprattutto della nuova cura contro la malattia, che promette di porre fine alla pandemia che ha messo in ginocchio il mondo negli ultimi due anni. L’ex direttore dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, ha previsto che la pasticca sarà presto disponibile in Italia.
Secondo l’esperto, che è ora consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, la nuova pillola di Pfizer arriverà nelle farmacie della Penisola “probabilmente da gennaio”.
L’Ema ha infatti espresso il proprio parere positivo sull’autorizzazione all’uso emergenziale nei Paesi che lo ritengono opportuno per il Paxlovid, l’antivirale della casa farmaceutica che produce il vaccino contro il Sars-Cov-2 più utilizzato al mondo. A inizio dicembre era arrivata anche la stessa autorizzazione per una pillola prodotta da Merck Sharp & Dohme e Ridgeback Biotherapeutics.
Il farmaco Paxlovid, che contiene Pf-07321332 e ritonavir, “sembra molto utile rispetto al monlupiravir”, che sarà invece venduto da Merck & Co. con il nome commerciale di Lagevrio.
Green pass, l’avvertimento di Guido Rasi: “Oltre il quinto mese perde validità”
Guido Rasi ha anche parlato della terza dose di vaccino in relazione all’effettiva efficacia del Green pass e del Super Green pass. “Dopo cinque mesi va fatto il booster del vaccino, oltre quel termine il Green pass perde ogni giorno un po’ di validità rispetto alla circolazione del coronavirus”.
“Se fossimo in un momento di bassa circolazione non sarebbe così, ma se il virus gira molto va rivista la durata della certificazione”, ha spiegato l’esperto ai microfoni di Sky Tg24.
Vaccino Covid per bambini, la previsione sulla variante Omicron di Guido Rasi
Ha poi sottolineato quanto è importante immunizzare i bambini tra i 5 e gli 11 anni, per cui è arrivata l’attesa autorizzazione da parte dell’Aifa e per cui è stata finalmente aperta questa possibilità.
“La variante Delta sta colpendo molto i bambini”, e secondo gli esperti succederà questo anche con la variante Omicron che “è più efficiente nell’infettare. Il vaccino è fondamentale per i bambini. Tre milioni e 600 mila americani lo hanno già fatto”.
Il nuovo ceppo mutato del coronavirus, la variante Omicron appunto, “è di una velocità spaventosa nel contagiare. Speriamo sia solo capacità d’infezione e non di indurre la malattia in forma più grave”.
Si tratta tuttavia di supposizioni. “Tante chiacchiere e pochi dati. Fondamentale sarà sapere qual è la percentuale di perdita di efficacia dei vaccini” rispetto alle nuove mutazioni.
Il medico Guido Rasi durante un evento a Milano prima della pandemia.
Cambio di rotta per vaccini e tamponi, cosa cambia con Omicron: l’ipotesi
“Bisognerà fare una riflessione molto ampia tra dieci o quindi giorni quando della variante Omicron sapremo molte cose che stiamo imparando”, ha sottolineato Guido Rasi. “Per esempio stiamo imparando che questa variante ridurrà di un’altra piccola percentuale la nostra capacità di reagire dal punto di vista immunologico”.
“Sarà una piccola riduzione, non una completa inefficacia dei vaccini anti Covid, e questo è importante. Però abbiamo perso un po’ con la variante Delta, un po’ con la variante Omicron”, ha spiegato ancora l’esperto.
La proposta è quella di “iniziare a pensare di usare anche i tamponi in alcune situazioni”, e non solo la certificazione verde. “Il tampone in entrata ci dà un vantaggio di tempo per completare le terze dosi”, ha spiegato ancora Rasi.
“La protezione data dal vaccino è basata su un calcolo probabilistico molto alto”, ha comunque ricordato il medico. Infatti “muoiono 16 non vaccinati per ogni vaccinato con tre cicli. Questo è il motivo per cui vaccinarsi. Bisogna poi distinguere tra malattia e infezione. Prevenire l’infezione di un virus con l’aerosol è molto difficile, prevenire col vaccino è possibile”.