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Covid, la Cina svela i dati sui morti della nuova ondata: è la prima volta, ma restano i dubbi sui numeri

Dopo i dubbi e le polemiche, la Cina ha reso noti per la prima volta i dati sui morti per Covid della nuova ondata: restano però sospetti sul totale

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Per la prima volta dalla nuova ondata, la Cina ha svelato il numero dei morti per Covid nel Paese: il gigante asiatico risponde così alle polemiche e ai dubbi sull’emergenza sanitaria, ma restano dubbi sui dati forniti.

Covid, svelato il numero dei morti in Cina

A rendere noti i nuovi dati sui decessi per Covid in Cina sono le autorità locali, spinte anche dalle polemiche sulla situazione nate dopo la fine della politica di tolleranza zero imposta dal Governo.

Stando a quanto riportato da South China Morning Post, il dipartimento affari medici della Commissione nazionale di Sanità ha reso noto che nel periodo compreso tra l’8 dicembre 2022 e il 12 gennaio 2023 in Cina sono morte quasi 60.000 persone.

cina covidFonte foto: IPA
Per l’OMS, il picco in Cina è stato raggiunto e non dovrebbe causare un impatto significativo in Europa

Nello specifico, sarebbero stati registrati 5.503 morti per crisi respiratorie e quindi altri 54.345 pazienti morti positivi al Covid ma con patologie pregresse (come tumori o malattie cardiovascolari). Il 90% dei morti sarebbe Over 65 e l’età media di 80,3 anni.

Restano dubbi sui decessi per Covid in Cina

È la prima volta che la Cina rende noto il numero di morti per Covid nel corso della nuova ondata e l’annuncio è stato accolto con scetticismo dalla comunità internazionale. Solo un mese fa, Pechino aveva specificato che nel bilancio sarebbero stati inseriti solo pazienti deceduti per crisi respiratorie, sottolinea Adnkronos.

Alle accuse di poca trasparenza hanno fatto seguito poi notizie di ospedali al collasso, pompe funebri oberate di lavoro e altre testimonianze che renderebbero la situazione in Cina ben più tragica di quanto riferito dalle autorità.

Il Washington Post, nei giorni scorsi, ha pubblicato anche una serie di immagini satellitari che mostrano sterminate file di auto ai centri per la cremazione non solo di Pechino ma anche delle altre città.

La fine della politica “Zero Covid” cinese

La preoccupazione nei confronti del Paese asiatico è tornata a crescere da inizio dicembre, quando la Cina è passata dalla rigidissima politica “Zero Covid” ad un sostanziale liberi tutti dopo tre anni di restrizioni.

Il via libera ha colto di sorpresa tutti, persino le stesse strutture sanitarie che si sono ritrovate impreparate di fronte alla fine delle misure di prevenzione: molti medici hanno testimoniato di non essere neppure stati avvisati del drastico cambio di rotta.

Ci si aspettava un’uscita più graduale, invece la Cina ha allentato di colpo le restrizioni e consentito di nuovo i viaggi all’estero. Tra i motivi per cui si sospetta sia stata adottata questa nuova politica, il timore di insurrezioni e le preoccupazioni per l’economia.

covid-cina-morti Fonte foto: IPA
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