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Covid, Israele torna alla normalità: la previsione per l'Italia

Israele riparte grazie al vaccino anti Covid, somministrato al 60% della popolazione: a fine aprile la mascherina potrebbe essere solo un ricordo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I cittadini di Israele potrebbero presto togliere la mascherina, come gran finale di una serie di riaperture che sono state concesse nel Paese grazie agli ottimi dati della campagna vaccinale. Sul tema è intervenuto anche Roberto Burioni, con una serie di tweet in cui ha mostrato la curva dei contagi nello stato mediorientale, sottolineando l’importanza dell’immunizzazione con i sieri anti Covid. Dalla task force di Gerusalemme arrivano frasi di incoraggiamento anche all’Italia. “Ce la farete, come ce l’abbiamo fatta noi”, ha dichiarato Arnon Shahar, capo della task force anti Covid israeliana.

Israele, vaccino anti Covid sul 60% della popolazione

Il medico, intervistato da Sky Tg24, ha fatto sapere che in Israele sono state somministrate “più di 10 milioni di dosi” per vaccinare quasi 5 milioni di cittadini, circa il 60% della popolazione totale. “Per quanto riguarda gli over 50 siamo quasi al 90% di vaccinati, per gli over 30 più dell’80%, e per gli over 20 il 77%”, ha spiegato. La massiccia campagna vaccinale ha fatto “scendere il tasso di contagiosità e di mortalità” del Covid.

Israele, vaccino anti Covid a centinaia di bambini

Nello stato mediorientale sono stati vaccinati contro il coronavirus con il siero Pfizer anche centinaia di “bambini in condizioni mediche speciali”, affetti da immunodepressione, cardiopatia e problemi polmonari. “Non è una vera campagna di vaccinazione per i bambini, ma si tratta di autorizzazioni concesse da una commissione straordinaria per gli over 12 anni e gli under 16 che si trovano in condizioni mediche molto speciali” e per i quali “era maggiore il rischio di non essere vaccinati”, ha aggiunto il capo della task force.

Israele, valutato lo stop alla campagna vaccinale

Riferendosi alla polemica sui preparati delle varie case farmaceutiche, Arnon Shahar ha dichiarato che “l’importante è andare avanti con le vaccinazioni” piuttosto che soffermarsi su “quale vaccino utilizzare“.

Anche in Israele si sono registrati infatti “casi di allergie che hanno fatto valutare lo stop della campagna di vaccinazione, ma poi siamo andati avanti guardando con gli occhi dei medici e degli scienziati“. Con il risultato che “il tasso di contagiosità è sceso sotto lo 0,6% ed è calato più del 70% il tasso di mortalità”.

Israele, senza mascherina entro la fine di aprile

Lo stesso accadrà “in Italia e in Europa”. Certo “ci vorrà un po’ di tempo, ma è un piano fattibile”, ha sottolineato il medico, intervistato da Sky Tg24. “L’Italia ce la farà, l’Europa ce la farà. Come ce l’abbiamo fatta noi”

In Israele “non abbiamo ancora una vita normale, ma ci stiamo arrivando. La nostra è stata una Pasqua diversa. Siamo stati a casa e in famiglia”, ma ora “possiamo sperare di poter togliere la mascherina all’aperto entro la fine di aprile”.

“Le scuole sono aperte, anche se non totalmente. Le elementari sono tutte aperte, le medie ‘in capsule’, e stiamo valutando se fare tornare anche loro alla normalità”, ha riferito il capo della task force israeliana. In conclusione il medico ha rivelato di essere stato a un concerto “con quasi mille persone, tutte con il patentino verde che dimostra che sono state vaccinate o guarite da Covid, e tutte con la mascherina“.

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