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Covid, quanti contagi ci saranno a luglio: la previsione

Il ricercatore dell'Ispi, Matteo Villa, ha fatto una previsione su quanto il Covid inciderà nell'estate 2021 dal punto di vista di morti e contagi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A un anno di distanza dalla ‘prima’ fase 2 sono molti gli italiani che si chiedono cosa succederà nei prossimi mesi, visto l’avvicinarsi dell’estate e il progredire della campagna vaccinale. Quanto sarà alto il rischio dei contagi a luglio? A questa ha provato a rispondere Matteo Villa, ricercatore dell’Ispi, intervistato da Quotidiano.net.

Covid, quanti contagi e morti ci saranno a luglio: la previsione

Secondo Matteo Villa, l’Italia è ancora indietro sul piano vaccinale rispetto a Israele, Usa e Regno Unito, ma “entro metà luglio anche noi abbatteremo la letalità del virus del 90%“.

Il ricercatore dell’Ispi ha sottolineato come anche in Italia si stia assistendo a un crollo delle morti, dato che in media “8 dosi di vaccino su 10 vanno agli over 60“.

Un trend che dovrebbe consentire, entro la fine di giugno, di immunizzare le persone più a rischio, rendendo il Covid “pericoloso come l’influenza stagionale“.

Questo perché i Paesi poveri “non riceveranno vaccini e spunteranno nuove varianti“, mentre in quelli ricchi l’obiettivo sarà salvaguardare i più fragili con i richiami.

Dal punto di vista di Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ci saranno poche decine di morti a fine maggio. Per Villa si aggireranno attorno ai 50.

Entro metà luglio, poi, la pressione sugli ospedali dovrebbe calare notevolmente: “Se il virus dovesse rimettersi a circolare come in ottobre, invece di 4 mila persone ricoverate in terapia intensiva ne potremmo avere solo mille”.

Vaccini, quante dosi in meno abbiamo ricevuto

La campagna vaccinale sarebbe potuta andare meglio? Stando ai dati forniti da Villa, nei primi tre mesi del 2021 l’Italia avrebbe dovuto ricevere 28 milioni di dosi, ma ne sarebbero arrivate solo 14 milioni.

Da aprile a giugno, dunque nel secondo trimestre, avrebbero dovuto essere 56 milioni, ma secondo le stime dell’Ispi saranno 40 milioni.

Covid, gli errori commessi a gennaio: quanti morti si sarebbero potuti evitare

La situazione all’orizzonte sembra confortante, ma Villa si è soffermato sugli errori commessi in passato, in primis sulla strategia vaccinale: “Abbiamo sbagliato ad accelerare sui sanitari, anche se era importante, lasciando però indietro i più fragili in assoluto. Abbiamo perso quasi un mese e mezzo di tempo”.

Secondo Villa, infatti, facendo diversamente si sarebbero evitate “13 mila morti invece delle 7 mila stimate“.

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