Covid, scoppia un focolaio di variante inglese: allarme a Brescia
Covid, la variante inglese spaventa la Lombardia: nel bresciano alcuni comuni chiudono scuole e asili
La temuta variante inglese del Coronavirus è giunta in Lombardia dove alcuni sindaci sono stati costretti a emettere ordinanze per blindare tutte le scuole e gli asili in quanto c’è stato un aumento improvviso di casi.
Come riferisce il Corriere della Sera, a Castrezzato, con decine di contagi nel giro di pochi giorni, e a Corzano, i primi cittadini hanno chiuso rapidamente gli istituti. Quest’ultimo paese, Corzano, che conta circa 1.400 abitanti, ha visto nel giro di 10 giorni un’impennata di nuovi casi di Covid: 101 contagi (169 se si include i non residenti).
E la “trasmissione così elevata” è riconducibile alla variante inglese. A darne conferma è l’Ats, che ha mandato al laboratorio specializzato dell’ospedale di Brescia 14 tamponi dove è stato riscontrato il ceppo mutato del virus. L’esito del sequenziamento genomico è giunto ieri, confermando che esiste un caso Corzano con una dominante, la variante inglese, che potrebbe essersi diffuso ben oltre i confini del comune.
Il sindaco di Corzano, Giovanni Benzoni, ha spiegato che “il focolaio è nato a scuola, tra asilo ed elementari”. I primi due contagiati sono state due maestre. Dopodiché il Covid si è tramesso a una decina di bambini e altre insegnanti, trasmettendosi sempre più.
“Quasi nessuno dei bambini ha sintomi – prosegue Benzoni -. Stanno tutti bene anche i genitori. Per fortuna abbiamo deciso di chiudere le scuole e fare subito, con Ats, un lavoro di tracciamento e screening che ha permesso di isolare i nuclei famigliari e fermare così il contagio, prima che arrivasse a colpire le persone fragili”.
Numeri alla mano, nel piccolo comune della bassa bresciana, circa un terzo dei cittadini – tra persone positive e in isolamento fiduciario – è chiuso in casa . “Il sistema di tracciamento ha funzionato. Abbiamo cinturato in fretta il paese, la collaborazione tra istituzioni c’è stata – afferma il sindaco — ma le scuole sono essenziali, non possiamo pensare di tenerle chiuse per sempre”.
Sempre il Corriere della Sera spiega che la conferma che Brescia non sia indenne alla variante inglese è giunta anche dalle analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico e dal Laboratorio di Microbiologia del Civile. Entrambi gli enti hanno scovato la mutazione del virus nel 20% dei tamponi su cui è stato condotto un approfondimento nei giorni scorsi.
La presenza della variante inglese nel Bresciano potrebbe spiegare in parte il perché la provincia della Leonessa abbia tanti contagi: ieri in Lombardia sono stati registrati 1.738 nuovi casi, Brescia ne ha contati 429, Milano 395, Bergamo 81.