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Covid, l'Ema assicura: via libera a vaccini nei tempi previsti

La direttrice dell'Agenzia europea del farmaco dà garanzie sul rispetto delle tempistiche per l'approvazione dei primi due vaccini anti-Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La direttrice dell’Ema, Emer Cooke, in un’intervista a Repubblica e ad altri quotidiani internazionali conferma il rispetto delle tempistiche sull’approvazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco del vaccino contro il Covid-19 di Pfizer e Moderna.

Covid, l’Ema assicura: via libera a vaccini il 29 dicembre e il 12 gennaio

“Non voglio pregiudicare il lavoro dei nostri esperti sui vaccini di Pfizer e Moderna, ma posso anticipare che la visione preliminare dei dati che abbiamo ricevuto il primo dicembre è positiva per quanto riguarda efficacia e sicurezza” ha detto la direttrice confermando le date attese per le due autorizzazioni: rispettivamente il 29 dicembre e il 12 gennaio.

Covid, il punto dell’Ema sul processo di approvazione

La farmacologa a capo dell’Ema fai il punto sull’avanzamento dell’iter: “Dobbiamo ancora controllare la qualità della catena di produzione e la capacità delle aziende di preparare il rimedio su larga scala. Su questi aspetti i nostri esperti hanno domandato informazioni addizionali, così come abbiamo chiesto ulteriori dettagli sulla sicurezza. È uno scambio di informazioni costante, che svolgiamo su base giornaliera” ha spiegato.

La 59enne irlandese ha preso da poco il posto che fino al 16 novembre è stato del professoreGuido Rasie assicura: “In Europa il processo di autorizzazione è indipendente, non ci sentiamo sotto pressione politica. La pressione semmai è scientifica perché vogliamo essere certi di fare il meglio per i cittadini”.

Cooke fornisce garanzie soprattutto nei controlli attenti a campagna di vaccinazione iniziata, per escludere l’insorgenza di eventuali effetti collaterali: “Con l’autorizzazione predisporremo misure stringenti di monitoraggio su tutta la popolazione, inclusi gli anziani”.

I produttori dovranno farci rapporto su qualsiasi evento negativo e ogni mese dovranno inviarci i dati sull’andamento delle vaccinazioni – assicura ancora Cooke. Così potremo capire se eventuali casi sono legati alla vaccinazione, a particolari fasce della popolazione o a problemi individuali preesistenti”.

Vaccino, il primo a riceverlo si chiama William Shakespeare Fonte foto: Ansa
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