Covid e nuove regole per mascherine, il ministero della Salute proroga l’obbligo: dove è necessario indossarle
Nuove regole per le mascherine dal ministero della Salute. Prorogato l'obbligo nelle strutture sanitarie e non solo. Cosa cambia con la variante JN.1
Il ministero della Salute ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale un’ordinanza che prevede nuove regole per le mascherine. In realtà si tratta di una proroga che estende l’obbligo dell’uso delle mascherine fino al 30 giugno. I dispositivi di protezione per le vie respiratorie sono obbligatori negli ospedali e nelle Rsa, tanto per i lavoratori, quanto per i pazienti e i visitatori delle strutture sanitarie tutte. Era stato necessario disporre l’obbligo delle mascherine all’aumento dei contagi, necessità che prosegue, con la Lombardia che per prima blocca i ricoveri non urgenti nelle strutture ospedaliere per il massiccio afflusso di persone colpite da influenza e Covid.
Nuove regole per le mascherine
Come si evince dalla Gazzetta Ufficiale, un’ordinanza del ministero della Salute prorogato fino al 30 giugno 2024 l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie (ovvero le mascherine) per chiunque passi all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie.
L’obbligo delle mascherine è quindi previsto per i lavoratori, gli utenti, cioè i pazienti e i visitatori. In particolar modo l’attenzione è richiesta per i reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi. L’obbligo è esteso anche ai lavoratori, agli utenti e i visitatori delle strutture socio-sanitari e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti e le strutture residenziali dell’articolo 44 (12 gennaio due 2017).
In arrivo le nuove regole per il contrasto al Covid-19: obbligo di mascherine prorogato fino a giugno 2024
Covid, domina nuova variante JN.1
A dominare in Italia è la nuova variante JN.1 (con sintomi simili all’influenza e difficili da individuare). Secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, la recente JN.1 è confermata in crescita. Nell’ultima settimana di campionamento, la nuova variante si è consolidata con il 37, 1% di positività (settimana 4-10 dicembre).
Proprio il riproporsi dei contagi ha costretto le strutture sanitarie e quindi il ministero della Salute a incrementare e prorogare le regole per l’uso delle mascherine e il monitoraggio.
Boom di contagi dopo Capodanno
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, ha lanciato la propria previsione per il nuovo anno. Dopo Capodanno potrebbe esserci un boom di casi, con l’Italia che resta ancora in una “fase a rischio espansione” per il Covid. Attenzione quindi a baci e abbraccio per l’ultimo dell’anno.
“I dati di incidenza sono sicuramente sottostimati – ha sottolineato – Non siamo ancora in una fase di picco, anche se il raggiungimento del picco lo si vede solo una volta che la curva dei contagi inizia ad abbassarsi”. I recenti cali (dati della scorsa settimana) quindi non dipendono da una minore circolazione, ma da un minor monitoraggio.